Spaccarotella (psicoterapeuta): «Siamo nell’epoca delle relazioni mordi e fuggi, gassose, che esplodono con la rapidità di una bolla. È boom delle app di dating che creano un match in base ai gusti degli utenti o che propongono nuove modalità di relazionarsi»
Oggi la festa degli innamorati compie 1.527 anni. San Valentino ha origini molto antiche: risale al 496 d.c, quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco. Celebrati il 15 febbraio di ogni anno apparivano per il Clero troppo in contrasto con la morale cristiana. Le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Il Papa decise di sopprimere questo rituale, dedicando il giorno precedente, il 14 febbraio, agli innamorati, di cui San Valentino divenne protettore. La festa è stata tramandata fino ai giorni nostri diventando un’occasione per scambiarsi gesti d’amore e trascorrere una serata romantica.
Negli ultimi anni, con l’avvento dei social network la festa di San valentino ha cambiato ancora una volta il suo volto. Molte relazioni nascono crescono, e a volte finiscono pure, nelle chat. Grazie alle app di dating oggi è molto più facile non solo incontrarsi, ma selezionare con cura le caratteristiche della donna o dell’uomo con cui s’intende trascorrere la serata. «La festa di San Valentino ha senza dubbio perso un po’ del suo appeal originario – dice Michele Spaccarotella, psicologo e psicoterapeuta, membro del network sessualità e psicologia dell’Ordine degli psicologi del Lazio -. Siamo nell’epoca delle relazioni mordi e fuggi, gassose, che esplodono con la rapidità di una bolla».
«Sono sempre più diffuse nuove modalità relazionali – continua Spaccarotella -. La situationship ne è un esempio: si tratta di una relazione a metà tra l’amicizia, anche con “benefici” quindi con rapporti sessuali, e una relazione più stabile». E chi sta vivendo una situationship potrebbe essere arrivato alla resa dei conti proprio nel giorno di San Valentino, trovandosi davanti al dilemma se festeggiare o meno questa ricorrenza. «Chi ha optato per la cena romantica potrà avere l’opportunità di trasformare questa frequentazione in qualcosa di più duraturo – aggiunge lo psicoterapeuta -. Al contrario, chi ha rinunciato ai festeggiamenti potrebbe aver ribadito che la situationship in corso non si trasformerà mai in qualcosa di più serio».
Buone notizie, invece, per chi non ha ancora un appuntamento per la serata: può chiedere aiuto alle app di dating. Bastano pochi click per mettersi in contatto con la persona che più si avvicina all’uomo o alla donna dei propri sogni. «Potremmo dividere le app di dating di cui oggi disponiamo in due categorie – commenta l’esperto -. Una prima definita di “nicchia” che crea un match in base ai gusti degli utenti, non solo ristoranti e hobbies per il tempo libero, ma anche agli amici a quattro zampe preferiti. Alla seconda categoria appartengono app che propongono nuove modalità di relazionarsi: “Once” permette la consultazione di un unico profilo al giorno, “Waving” offre la possibilità solo di ascoltare la voce dell’altra persona e l’ultimissima “Feven” impone un primo e immediato appuntamento vis à vis per poter continuare a chattare nel mondo virtuale».
Ma se rose rosse e cene a lume di candela non si usano più, cosa garantisce una relazione duratura? «Un elemento fondamentale è la qualità del tempo trascorso insieme – assicura Spaccarotella – . Oggi giorno siamo tutti troppo impegnati, alle prese con vite frenetiche. Tante coppie che si rivolgono anche sessuologi e psicoterapeuti vivono lo spazio della terapia proprio come un momento di confronto con il proprio partner, che tende a colmare le lacune della relazione. Per questo – suggerisce lo psicologo – è fondamentale che, soprattutto laddove la quantità scarseggia, si migliori la qualità del tempo trascorso insieme».
Alcuni suggerimenti su come, diminuendo la quantità, si possa migliorare la qualità dei momenti condivisi arrivano dall’America e dal Giappone: «Sempre più coppie stabili, per assicurarsi di restare insieme ancora molti anni, scelgono le relazioni Lat (Leaving Apart Together). Pur uniti da un profondo legame d’amore scelgono di passare il proprio tempo in case separate, accrescendo il piacere dell’attesa. Puntare sulla qualità, piuttosto che sulla quantità del tempo trascorso in coppia, pare dunque una ricetta adeguata per le relazioni contemporanee – conclude lo specialista – che siano amori appena sbocciati o relazioni di lunga data».
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