Salute 17 Febbraio 2023 11:27

Omeopatia, un italiano su due la utilizza e ne è soddisfatto: la ricerca

Boiron, con l’indagine “Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia” condotta da Harris Interactive, ha misurato il comportamento e la percezione degli italiani nei confronti dei medicinali omeopatici. I risultati

Omeopatia, un italiano su due la utilizza e ne è soddisfatto: la ricerca

Sono naturali, efficaci e privi di effetti collaterali: è per questo che gli italiani scelgono i trattamenti omeopatici. Oltre la metà dei cittadini del Belpaese, il 57%, ha utilizzato l’omeopatia nel corso della propria vita. In 8 casi su dieci il trattamento ha soddisfatto pienamente i pazienti e il 60% della popolazione pensa di ricorrere all’omeopatia in futuro. La fotografia emerge dall’indagine “Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia”, condotta per Boiron, a ottobre 2022, da Harris Interactive, importante società di indagini di mercato a livello internazionale. Gli esperti hanno intervistato oltre mille italiani, formando un campione eterogeneo per genere, età, situazione socio-economica e provenienza geografica.

Omeopatia: sicura ed efficace

«Quanto emerge dall’indagine conferma un’evidenza che riscontriamo quotidianamente: sono molti gli italiani che scelgono di affidarsi all’omeopatia, una terapia umana, rispettosa dell’individuo e sicura, per trattare problemi di salute o per migliorare la qualità di vita in alcune specifiche circostanze – commenta Silvia Nencioni, Amministratrice Delegata e Presidente di Boiron Italia -. Questa indagine, inoltre, sottolinea alcuni elementi distintivi dell’omeopatia: è opinione condivisa che gli omeopatici siano medicinali sicuri ed efficaci, di cui viene anche apprezzata la naturalità e l’assenza di effetti collaterali. Un’opportunità terapeutica che consente, da parte dei professionisti della salute, una presa in carico globale di tutti i pazienti».

Gli italiani si fidano dell’omeopatia

L’omeopatia non solo è utilizzata, ma chi ne fa uso ne ha anche un’adeguata conoscenza: «Il 66% degli italiani ha fiducia nella medicina omeopatica e il 77% la ritiene complementare alla medicina convenzionale», dice Andrea Ladina, direttore marketing Boiron Italia, illustrando i dati dell’indagine. Tuttavia, per raggiungere un buon livello di consapevolezza è ancora necessario fare corretta informazione: «L’86% degli italiani, infatti – continua Landina – ha dichiarato  di conoscere l’omeopatia, ma solo il 26% sarebbe in grado di parlarne e spiegarla nel modo corretto».

Puntare sulla comunicazione

La necessità di incrementare la comunicazione sull’omeopatia è stata sottolineata anche da Bruno Galeazzi, medico internista e presidente FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Omeopati Italiani). «Oggi i pazienti sono molto più informati e consapevoli rispetto al passato. Per questo, ritengo sia doveroso, da parte del professionista della salute, trovare il giusto approccio per informarli in modo adeguato – commenta Galeazzi – . Noi come omeopati italiani, assieme alle altre associazioni che rappresentano questa categoria, stiamo lavorando insieme sulla comunicazione dell’omeopatia, per renderla comprensibile e accessibile a molte più persone».

Il futuro dell’omeopatia

Dal sondaggio emerge che 6 italiani su 10 pensano di ricorrere all’omeopatia in futuro. Tale scelta si basa su vari punti di forza riconosciuti ai medicinali omeopatici. Per oltre la metà degli intervistati (57%) sono naturali, consentono di non utilizzare farmaci chimici (per il 45%), rappresentano un trattamento efficace (26%) e un’alternativa migliore per la propria salute (24%). Tra coloro che ne ipotizzano l’utilizzo in futuro, il 45% afferma che si rivolgerebbe prima a un medico omeopata o a un medico generico, mentre il 40% chiederebbe direttamente al proprio farmacista. «Il 72% degli italiani riconosce la farmacia come il luogo più adatto per l’acquisto dei medicinali omeopatici – sottolinea il direttore marketing Boiron Italia, Andrea Ladina – Il 38% degli italiani vorrebbe che l’omeopatia fosse proposta più spesso dagli specialisti della salute e circa il 40% – conclude il direttore marketing – vorrebbe associare l’omeopatia alle terapie convenzionali».

 

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