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infanzia 20 Febbraio 2023

Pidocchi, la pediatra: «Tagliare i capelli non serve. Ecco i rimedi della nonna che funzionano…»

Ricottini (pediatra): «Contro i pidocchi due opzioni: un prodotto chimico a base di piretrine, capace di avvelenare il sistema nervoso del pidocchio, oppure soluzioni naturali. Il prurito è il sintomo numero 1. Il contagio avviene per trasmissione diretta, spesso attraverso lo scambio di sciarpe e cappelli»

Sono minuscoli insetti, il loro habitat naturale è la cute e sono capaci di scatenare insopportabili pruriti. Sono i pidocchi, un vero incubo per i genitori di figli in età scolare. Una volta approdati sulla testa dell’ospite possono sopravvivere fino a 30. Depongono le uova, le cosiddette lendini, che si schiudono in circa 2 settimane. Se fino a qualche decennio fa una taglio quasi rasato era la soluzione più gettonata per liberarsi dai pidocchi, oggi disponiamo di numerosi rimedi e metodi di prevenzione. La dottoressa Lucilla Ricottini, spiega quali, ai microfoni di Sanità Informazione

Il trattamento anti-pidocchi

«Se scoprite uno o più pidocchi sulla testa del vostro bambino la prima cosa da fare è munirsi del pettinino metallico a denti stretti e di un prodotto per la detersione, entrambi specifici per l’esecuzione di un trattamento anti-pidocchi – spiega la pediatra Lucilla Ricottini -. Il pettino, se passato accuratamente e lentamente tra i capelli, permette di rimuovere le lendini deposte dai pidocchi. Per il lavaggio dei capelli abbiamo due opzioni: un prodotto chimico a base di piretrine, capace di avvelenare il sistema nervoso del pidocchio, oppure soluzioni naturali».

I rimedi naturali contro i pidocchi

«Tra i prodotti naturali più gettonati ci sono gli olii essenziali che disturbano l’attecchimento del pidocchio – consiglia la pediatra -. Ancora, oli a base di bisabolo, principio contenuto nella camomilla ad azione decongestionante, capace di entrare nelle vie respiratorie del pidocchio uccidendolo per soffocamento. Il bisabolo offre anche sollievo al cuoi capelluto irritato dalla puntura del parassita. Altro rimedio naturale è il tanaceto, composto da canfora e timolo, che può essere utilizzato anche in via preventiva, associato allo shampoo normalmente utilizzato per il lavaggio dei capelli. Cosi come l’olio di neem, impiegato  anche come antiparassitario per la cura delle piante, un trattamento efficace sia a livello curativo che preventivo». Non passano mai di moda nemmeno i vecchi rimedi della nonna: «È buona abitudine fare un ultimo risciacquo dei capelli durante i consueti lavaggi con acqua e aceto, diluendo un bicchiere di aceto bianco o di mele in una caraffa di acqua. Questo rimedio antichissimo aiuta a sciogliere il collante con il quale le lendini si attaccano ai capelli».

La prevenzione

È sempre il momento giusto anche per fare della prevenzione, sia utilizzando dei prodotti naturali anti-pidocchi che effettuando un controllo del cuoio capelluto. «È buona abitudine ispezionare la testa dei propri figli, magari al momento del lavaggio dei capelli, aiutandosi con una luce. Le zone da osservare con più attenzione sono quelle intorno all’attaccatura dei capelli, sopra le orecchie e nella zona retro-nucale, dove i pidocchi attecchiscono più di sovente. Il prurito è il sintomo numero 1 attivato sia dal movimento che dalla puntura sul cuoio capelluto dell’insetto che succhia il sangue», spiega Ricottini.

I falsi miti sui pidocchi

Anche l’igiene degli indumenti è fondamentale per prevenire l’attecchimento di pidocchi. «I pidocchi, al contrario di quanto comunemente si dica, non saltano. Si trasmettono per contatto diretto. E, nella maggior parte dei casi, sono indumenti come sciarpe e cappelli d’inverno e gli asciugamani utilizzati al mare d’estate, a favorire il passaggio da un ospite all’altro – dice Ricottini -. Per questo, è consigliabile lavare sciarpe e cappelli almeno una volta alla settimana. Un altro mito da sfatare è legato alla pulizia dei capelli: «I pidocchi non preferiscono la cute sporca, anzi più è pulita e sgrassato e più è facile per il pidocchi impiantarsi». Ancora, gli adulti non sono indenni: «Se il proprio figlio ha i pidocchi o è entrato in contatto con chi li ha, è bene che tutta la famiglia si sottoponga ad un trattamento anti-pidocchi di prevenzione», conclude la pediatra.

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