Nel suo nuovo libro “Vincere le elezioni con il public speaking” Massimiliano Cavallo nspiega i trucchi da sfruttare nei comizi, le regole per vincere un dibattito tv e le istruzioni per creare video accattivanti da far circolare sui social
Si possono avere idee politiche vincenti, ma una scarsa capacità di comunicarle al pubblico. E questo per un politico (e non solo) può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Molto spesso, infatti, paga di più arrivare al cuore delle persone, anziché al cervello. I contenuti, quindi, da soli non bastano. Ma serve saperli presentare in maniera accattivante, seguendo l’arte del public speaking, sia che ci si candidi al Parlamento che al Consiglio comunale. Che oggi non vuol dire solo parlare su un palco ma anche conoscere le dinamiche dei social.
Per aiutare i politici a orientarsi nelle vecchie e nelle nuove regole del gioco Massimiliano Cavallo, punto di riferimento in Italia sul Public Speaking e ideatore del Metodo Public Speaking Top, il corso per superare la paura di parlare in pubblico con il più alto numero di recensioni in Italia, ha pubblicato un nuovo libro intitolato “Vincere le elezioni con il public speaking”. Si tratta di un vero e proprio manuale che traghetta e istruisce il lettore, in questo caso il politico, nell’arte del saper parlare al pubblico. La stessa arte maneggiata con sapienza da personaggi politici di spicco, mondiali e nazionali, che alla fine hanno raggiunto storiche vittorie: da quella di Trump nel 2016 a quelle di Berlusconi, Renzi, del Movimento 5 Stelle, di Salvini e in ultimo della Meloni.
«Non puoi far politica se non sai parlare in pubblico – dice Cavallo – E non intendo dire solo da un palco, ma anche se non sei in grado di parlare a un gruppo di persone sedute al bar. Per questo, se fai politica, devi puntare il più possibile a farti notare attraverso il public speaking. Saper parlare al pubblico – continua – è fondamentale a tutti i livelli e su tutti i mezzi: dai social ai comizi fino ai dibattiti in tv. Parlare in pubblico è uno dei modi migliori che esista per creare autorità e autorevolezza durante eventi, propri o di altri, davanti a pubblico target. Con il tuo speech puoi mostrare le tue competenze, raccontare la storia e le tue idee”.
Nel manuale di Cavallo non manca proprio nulla: dai trucchi da sfruttare nei comizi alle regole per vincere un dibattito tv fino alle istruzioni per creare video accattivanti da far circolare sui social. Con un finale per certi versi scioccante, come anticipa Francesco Bei, vicedirettore de La Repubblica, nella sua prefazione: «La parte più interessante e purtroppo inquietante del lavoro di Cavallo è il capitolo finale. Quello sulla logica delle sette. È impressionante constatare come le logiche del potere, quelle tra il leader e i suoi follower, siano le stesse sia che si parli di sette sia nel caso dei partiti o movimenti politici. La stessa identica meccanica del potere. Leggere per credere».
Nel libro, infatti, non ci sono solo consigli di public speaking ma anche vere e proprie strategie di marketing elettorale che Cavallo racconta sulla base delle campagne elettorali che ha seguito in passato in veste di spin doctor. Interessanti i riferimenti alle ultime campagne elettorali italiane da Berlusconi a Renzi, dai 5 stelle a Salvini fino alla Meloni. Nel libro sono indicati alcuni dei segreti delle loro vittorie e come possono essere applicati anche a chi si candida al consiglio comunale della propria città.
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