Le linee di indirizzo regionali prevedono un ampliamento del servizio TOBIA. Ferrara (Presidente Movimento italiano disabili) dice a Sanità Informazione «Necessario un dipartimento unico della disabilità»
Essere portatori di disabilità nel 2023 significa aver diritto a bonus ed incentivi che cercano di rendere meno difficile la quotidianità, ma soprattutto accesso alle cure per tutti. Un risultato reso possibile dalle linee di indirizzo regionali per l’organizzazione di percorsi assistenziali rivolti alle persone con disabilità complessa o cognitivo. Un traguardo raggiunto con determina: GSA n°G01769 del 13 febbraio 2023 della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione, che prevede l’implementazione del servizio TOBIA (Team Operativo per Bisogni Individuali Assistenziali). Una équipe sociosanitaria multiprofessionale e multi-specialistica che si prende cura delle persone con disabilità, interagisce con la famiglia, il caregiver, le associazioni di riferimento e gli operatori dei servizi sanitari del territorio.
Fortemente voluto dalla Federazione Italiana per il superamento dell’handicap (Fish) del Lazio, il provvedimento del 13 febbraio scorso intende ampliare l’esperienza del servizio TOBIA nella rete D.A.M.A (Disabled Advanced Medical Assistance).
«Avviato poco più di tre anni fa per intercettare un bisogno davvero grande di persone che non riuscivano ad accedere al SSR e pagavamo grandi spese in termini di salute, questo progetto è diventato oggi trasversale nelle unità operative aziendali, ma anche un modello replicabile in tutta la Regione Lazio – dice Stefano Capparucci, responsabile del servizio TOBIA (AOSP San Camillo- Forlanini) -. A beneficiarne saranno i portatori di disabilità, i familiari e rappresenta un valido sostegno al dopo di noi».
Il team multiprofessionale del servizio TOBIA -DAMA avrà altresì il compito di formare i professionisti sanitari identificati dalle Aziende Sanitarie per la presa in carico di persone non collaboranti, in modo da garantire un approccio adeguato nell’interazione con la persona. I primi appuntamenti saranno il 6,13,30 marzo presso l’Aula Magna dell’Ospedale San Camillo di Roma.
Dal Movimento Italiano Disabili, che conta oltre un milione di iscritti in tutta Italia, sono emerse però ancora parecchie criticità: «L’assegno di invalidità civile per chi ha una disabilità dal 70 al 100 percento è di circa 300 euro. Una cifra del tutto insufficiente ai fabbisogni di una persona con disabilità – lamenta il presidente Francesco Ferrara -; ancor più penalizzante la situazione in caso di disabilità grave dove la presenza di un caregiver comporta una ulteriore spesa, oppure la disponibilità h24 di un familiare. Non è possibile stabilire degli aiuti standard, ogni caso è a sé stante».
Il movimento attacca poi il complesso mondo della sanità italiana per la quale «sarebbe necessaria una ricostruzione dalle fondamenta», dice Ferrara che ha un obiettivo «avere fisioterapie gratuite e funzionanti. Vogliamo che in ogni Regione nasca il Dipartimento Unico della Disabilità, un ente che possa essere l’interfaccia di ASL, Inps, Regione e Governo per i cittadini e il punto di riferimento per portatori di disabilità e caregiver». Nel frattempo, per il nuovo anno si può usufruire di bonus per acquistare veicoli e strumenti informatici, andare in vacanza e ristrutturare abitazioni per abbattere le barriere architettoniche.
L’Agenzia delle Entrate ha realizzato per questo una sorta di vademecum per orientare i cittadini nel complesso mondo degli incentivi e delle detrazioni che possono essere fatte, e per indicare il percorso corretto da seguire per averne diritto. È possibile, ad esempio, portare in deduzione spese mediche generiche, per acquisto di medicinali, e per assistenza infermieristica, riabilitativa o per prestazioni fornite da educatori e terapisti occupazionali.
Tra i primi incentivi per il 2023 l’Agenzia delle Entrate indica il bonus per acquisto veicoli destinato alle persone con difficoltà di deambulazione, ridotte capacità motorie, pluriamputate, non vedenti, sorde, con disabilità psichica e titolari dell’accompagnamento. Per coloro che sono muniti di certificazione di invalidità è prevista nell’atto di acquisto del veicolo l’IVA al 4%, una detrazione Irpef del 19% sulla spesa sostenuta, l’esenzione della trascrizione di proprietà e l’esenzione del pagamento del bollo. Nel caso il disabile abbia un reddito non superiore a 2840,51 euro e sia a carico di un familiare, sarà quest’ultimo a beneficiare delle agevolazioni.
I disabili e i loro familiari possono usufruire di agevolazioni fiscali come Iva al 4% per acquisto strumenti informatici o mezzi per la deambulazione e il sollevamento delle persone con disabilità e detrazione Irpef nella misura del 19% per acquisto di materiale informatico come computer, o apparecchi acustici per sordi, nonché detrarre le spese di acquisto e mantenimento del cane guida per i non vedenti. Anche in questo caso è necessario esibire la certificazione di disabilità: per i non vedenti e i sordi, il certificato rilasciato da una commissione medica pubblica che ne attesti la condizione, mentre per persona con disabilità psichica o mentale è richiesto il verbale di accertamento dell’handicap rilasciato dalla Commissione medica dell’Asl di residenza a cui dovrà essere aggiunto il certificato di attribuzione dell’indennità di accompagnamento rilasciato dalla commissione per l’accertamento dell’invalidità civile.
Un ulteriore bonus 2023 riconosciuto ai disabili è relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche che prevede una detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione edilizia necessarie per mettere a norma gli edifici da effettuarsi entro il 31 dicembre 2024. Per gli addetti all’assistenza della persona disabile, invece, è prevista una detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute. In caso di non autosufficienza della persona disabile, la detrazione è da calcolare su un importo massimo di 2100 euro. La non autosufficienza per poter usufruire del bonus deve essere legata alla patologia e dimostrata da certificazione medica. Riguarda persone non in grado di assumere alimenti, provvedere alla propria igiene personale, a vestirsi e che necessitano di una sorveglianza continua.
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