Negli Stati Uniti sono aumentati i casi di infezione da un ceppo batterico gastrico resistente ai farmaci. Si tratta della shigellosi, un’infezione causata dal batterio Shigella, che provoca febbre, diarrea e mal di stomaco. A lanciare l’allarme sono stati i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC). Per Federico Gobbi, direttore del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS Sacro Cuore di Negrar (Verona), potrebbero esserci rischi anche per l’Italia
Negli Stati Uniti sono aumentati i casi di infezione da un ceppo batterico gastrico resistente ai farmaci. Si tratta della shigellosi, un’infezione causata dal batterio Shigella, che provoca febbre, diarrea e mal di stomaco. A lanciare l’allarme sono stati i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), secondo i quali saremmo di fronte a una «grave minaccia per la salute pubblica». Senza un trattamento efficace, spiegano gli esperti, potrebbe causare malattie gravi o addirittura letali. «C’è il rischio che batteri multi-resistenti come questi arrivino a diffondersi in tutto il mondo, Italia compresa», commenta Federico Gobbi, direttore del dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS Sacro Cuore di Negrar (Verona).
Dalle stime dei CDC, nel 2015 nessuna infezione registrata era legata al ceppo XDR di Shigella, ma il 5% dei casi lo è stato nel 2022. Nel 2019, l’1% di tutti i casi negli Stati Uniti è stato associato al ceppo XDR, che è resistente ai cinque antibiotici più comunemente usati per trattarlo. «Sia Ebola che poi Covid-19 ci hanno insegnato che ogni epidemia e ogni germe in qualsiasi parte del mondo può essere un rischio in qualsiasi altra parte del mondo», spiega Gobbi. «Shigella è un batterio che causa frequentemente problemi gastrenterici e se diventa resistente a gran parte degli antibiotici va sicuramente monitorato. Diventa quindi sempre più importante – continua – monitorare i batteri che arrivano con il loro pattern di resistenza. I batteri multiresistenti infatti possono essere un grandissimo problema soprattutto per la fascia di popolazione non immunocompetente».
Il batterio Shigella si diffonde «facilmente» attraverso il contatto diretto o indiretto con le feci di una persona infetta. Può causare una forma grave di dissenteria, considerata una delle principali cause di morte legate alla diarrea in tutto il mondo. Molte infezioni possono essere gestite attraverso l’idratazione e il riposo adeguati. Gli esperti dei CDC dicono che può essere prevenuta attraverso il lavaggio frequente delle mani. Al momento, provoca meno di cinque morti negli Stati Uniti all’anno. L’attuale aumento del ceppo XDR è stato più comunemente osservato nei senzatetto, nei viaggiatori internazionali, negli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e nelle persone immunocompromesse.
«Dati questi problemi di salute pubblica potenzialmente gravi, CDC chiede agli operatori sanitari di essere vigili nel sospettare e segnalare casi di infezione da XDR Shigella al proprio dipartimento sanitario locale o statale e di educare i pazienti e le comunità a porre una maggiore attenzione alla prevenzione e alla trasmissione», scrivono i CDC. Anche le autorità sanitarie del Regno Unito hanno avvertito lo scorso anno di un «numero insolitamente elevato di casi» legati al ceppo XDR.
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