L’europarlamentare azzurra spiega: «Compito delle istituzioni è quello di non far sentire mai sole le famiglie ma metterle nelle migliori condizioni per affrontare la difficile sfida della malattia»
«In questi anni molti passi in avanti sono stati compiuti nella presa in carico dei pazienti con malattie rare. Ma ancora c’è molto lavoro da fare e dall’Europa può arrivare un contributo importante: i pazienti affetti da malattie rare meritano la stessa qualità di trattamento degli altri. Compito delle istituzioni è quello di non far sentire mai sole le famiglie ma metterle nelle migliori condizioni per affrontare la difficile sfida della malattia». Così l’europarlamentare di Forza Italia e vicecapodelegazione Luisa Regimenti.
«In Europa – continua Regimenti – stiamo lavorando alla strategia di revisione farmaceutica che riguarda anche i farmaci orfani: un ruolo cruciale lo giocheranno gli incentivi alle aziende operanti in questo settore nello sviluppo di nuove terapie per garantire ai pazienti in tutta Europa un accesso ai farmaci a prezzi accessibili. Così come essenziali sono i fondi destinati da Bruxelles alla ricerca».
«Non dobbiamo, infine, dimenticare che gran parte dei pazienti affetti da malattie rare incontrano difficoltà nella ricerca di diagnosi e cure per migliorare qualità e aspettative di vita. Su questo dobbiamo continuare a lavorare e l’approvazione da parte del governo del nuovo Piano nazionale sulle Malattie Rare 2023 – 2025, dopo che l’ultimo era scaduto nel 2016, è un primo passo che va nella giusta direzione», conclude l’europarlamentare.
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