La Conferenza Stato-Regioni ha approvato la determinazione del fabbisogno per l’AA 2017-18 dei laureati in medicina e nelle professioni sanitarie. Ad esempio, saranno quindi 8.700 gli studenti che potranno iscriversi al corso di laurea in medicina, 850 in odontoiatria, 448 in farmacia, 14.065 in infermieristica, 1.927 in fisioterapia. L’elenco completo è disponibile qui. Il numero dei […]
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato la determinazione del fabbisogno per l’AA 2017-18 dei laureati in medicina e nelle professioni sanitarie. Ad esempio, saranno quindi 8.700 gli studenti che potranno iscriversi al corso di laurea in medicina, 850 in odontoiatria, 448 in farmacia, 14.065 in infermieristica, 1.927 in fisioterapia. L’elenco completo è disponibile qui.
Il numero dei posti messi a bando per medici, odontoiatri e tecnici della prevenzione è lo stesso dell’anno scorso, mentre per le altre professioni si registrano dei cali: gli infermieri perdono circa 1.500 posti, i fisioterapisti ne perdono più di 200. Il calo maggiore però è quello dei farmacisti, cui erano riservati 1279 posti nell’anno accademico scorso mentre nel 2017-2018 potranno accedere al corso di laurea solo 448 studenti. Le uniche professioni che vedono aumentare i posti a bando sono gli educatori professionali (da 794 a 800) e il tecnico ortopedico (da 120 a 140).
Ma come viene calcolato il fabbisogno formativo? È la stessa Conferenza Stato-Regioni a rispondere: «Il fabbisogno formativo è determinato con riferimento prioritario alle stime di domanda futura di professionisti sanitari espressa dal sistema sanitario regionale e nazionale nel suo complesso, ossia considerando i servizi sanitari erogabili sia dal settore pubblico sia dal settore privati, inclusi i libero-professionisti». Per equilibrare domanda e offerta viene quindi identificata la capacità di assorbimento del mercato del lavoro, quantificando eventuali carenze o eccedenze future. Il fabbisogno formativo dei professionisti sanitari, è calcolato quindi con l’ausilio di un modello previsionale che include dati e stime di medio e lungo termine quantomeno su precisi fattori: i cambiamenti demografici della popolazione di riferimento per ogni professione sanitaria; i cambiamenti nelle modalità di erogazione dei servizi sanitari e quindi di impiego dei professionisti sanitari; la quantità di professionisti sanitari al momento attivi sul mercato del lavoro; la quantità di professionisti già abilitati ma al momento non attivi sul mercato del lavoro; i flussi futuri di professionisti sanitari in uscita dal mercato del lavoro; i flussi futuri di professionisti sanitari in entrata nel mercato del lavoro.