INFODEMIC LAB | “Rispondere alla disinformazione è fondamentale. Una risposta solida è essenziale per l’equità sanitaria e per il benessere della comunità”. Sul come contrastare efficacemente disinformazione e infodemia ci arriva una bella storia di sanità pubblica da New York
In questi anni ci siamo interrogati in tanti su come comunicare meglio e in modo più efficace durante la pandemia. Sul come misurare i risultati delle iniziative comunicative sulla salute. Sul come contrastare efficacemente disinformazione e infodemia. Sul come andare oltre rispetto al post sui social, al comunicato stampa e al video mandato alle tv. Su come raggiungere un vero coinvolgimento e una reale partecipazione dei cittadini.
Di esempi da studiare ce ne sono tanti. C’è chi in Nigeria ha scelto di usare la radio per fare informazione sulla campagna vaccinale, ottenendo grandi risultati visto che è il mezzo più utilizzato, e chi ha costruito imponenti sistemi di AI per individuare preventivamente i filoni di disinformazione e che si stavano sviluppando sui social network. Ad ogni contesto, e ad ogni sfida comunicativa, i suoi strumenti.
Ma una consapevolezza spero sia emersa in modo chiaro e resti ben presente nel tempo: comunicazione del rischio in emergenza, gestione dell’infodemia e contrasto alla disinformazione sono una funzione fondamentale della sanità pubblica.
Lo dico citando il titolo di questa bella storia che arriva da NYC (“Combating Misinformation as a Core Function of Public Health”) che ci fornisce tanti spunti utili e tanti esempi concreti di azioni che si possono mettere in campo:
La morale la lasciamo a loro: “Rispondere alla disinformazione è fondamentale. Una risposta solida è essenziale per l’equità sanitaria e per il benessere della comunità”.
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