“Dal 1 Aprile il costo del tampone Covid -19 necessario per la diagnosi differenziale nelle patologie respiratorie è a carico del cittadino. Lo denunciano i medici di medicina generale. Non è un pesce d’Aprile, ma una nuova tassa sulla malattia Covid. Unica cosa rimasta è l’obbligo di notifica dei malati che senza tampone è impossibile.” […]
“Dal 1 Aprile il costo del tampone Covid -19 necessario per la diagnosi differenziale nelle patologie respiratorie è a carico del cittadino. Lo denunciano i medici di medicina generale. Non è un pesce d’Aprile, ma una nuova tassa sulla malattia Covid. Unica cosa rimasta è l’obbligo di notifica dei malati che senza tampone è impossibile.”
Lo specifica la FIMMG Lazio in una nota. “L’alternativa che rimane è pagare di tasca propria la prestazione. Un corto circuito che si e’ trasformato in un ennesimo esborso da parte del cittadino. L’accertamento con il tampone Covid è necessario per differenziare l’infezione dalle altre patologie virali o batteriche, inoltre, soprattutto nei soggetti fragili e più esposti alle complicanze sistemiche del virus e negli ultra sessantacinquenni, è propedeutico per instaurare la terapia antivirale specifica oggi disponibile, che pero’ va iniziata entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi. In questi casi una diagnostica corretta e precoce è obbligata, pena gravi conseguenze per i pazienti fragili. Fino al 31 Marzo” continua la Fimmg “era possibile effettuare gratuitamente per il cittadino un tampone diagnostico dal proprio medico di famiglia, tale prestazione clinica era rimborsata dal sistema regionale, ma dal primo Aprile non è più così. Questa nuova situazione aumenterà inevitabilmente la pressione sui Pronto soccorso, contrariamente alle intenzioni dichiarate della Giunta di ridurla. Abbiamo già avvertito la Regione nei giorni scorsi” conclude la Fimmg Lazio “e sollecitato provvedimenti atti a superare il problema, senza risposta, ora la regione dica chiaramente se e come i Medici di medicina generale possano continuare a fare il loro lavoro di diagnosi e cura, rispetto ad una malattia che rimane pericolosa per i pensionati e per i soggetti più fragili.”