Sanità 18 Aprile 2023 11:30

Decreto LEA, Schillaci: «Essenziale per sanità più equa». Dall’adroterapia alla genetica, cosa cambia per i pazienti…

Il Decreto è all’esame della Conferenza delle Regioni, il Ministro punta all’approvazione in settimana. Da Cittadinanzattiva e altre associazioni dei pazienti una diffida formale per chiedere il via libera. Nel testo all’esame entra anche consulenza genetica, Procreazione assistita e alcune prestazioni come l’adroterapia o l’enteroscopia con microcamera ingeribile

Decreto LEA, Schillaci: «Essenziale per sanità più equa». Dall’adroterapia alla genetica, cosa cambia per i pazienti…

Il momento del nuovo decreto LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, sembra essere arrivato. Il Ministro della Salute lo ha annunciato nel corso della trasmissione RaiTre Elisir: «Spero che nei prossimi giorni riusciremo a chiudere il nuovo decreto Lea, che potrebbe rappresentare un cambio di marcia per una sanità più equa».

L’aggiornamento del Decreto LEA è atteso da tempo. Il termine ultimo era quello del 28 febbraio 2018 e dunque il ritardo maturato è di ben cinque anni. Come ha sottolineato anche Salutequità, aggiornare il decreto LEA significa anche finalizzare quei 200 milioni l’anno che la legge di Bilancio 2022 ha destinato all’aggiornamento e ammodernamento continuo dei livelli essenziali di assistenza.

Per i pazienti, si tratta di uno step importante per poter fruire di alcuni servizi come procreazione assistita, adroterapia e profilazione genica per i tumori, genetica medica, protesi in titanio e arti “elettrici”, comunicatori vocali, ausili aggiornati e innovativi per i disabili.

Il Governo potrebbe procedere anche senza ok delle Regioni

Le nuove tariffe sulla specialistica ambulatoriale (ferme al 1996) scatteranno a gennaio prossimo mentre per quelle sulla protesica (datate 1999) si dovrà attendere aprile 2024. Questo è quanto prevede l’ultimo testo anticipato da Quotidiano Sanità e appena inviato dal ministro della Salute Orazio Schillaci alle Regioni, con la richiesta di inserimento nell’Ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni del 19 aprile. Se non ci sarà l’ok delle Regioni, il Governo potrebbe scegliere di procedere unilateralmente all’approvazione dei tariffari Lea, così come ha già fatto, davanti all’impasse delle Regioni, per il decreto di riordino delle cure territoriali secondo Pnrr.

Cittadinanzattiva – insieme a Famiglie SMA (atrofia muscolare spinale), AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica), UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), L’Altra Cicogna onlus, Hera onlus, Associazioni che rappresentano alcune categorie di pazienti maggiormente danneggiate dal mancato aggiornamento dei LEA (livelli essenziali d’assistenza, lo scorso 13 aprile hanno inviato una formale diffida rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri nonché Presidente della Conferenza permanente Stato-Regioni e a tutti i Presidenti di Regione e delle Province autonome, affinché sia convocata al massimo entro sette giorni la Conferenza Stato Regioni con all’ordine del giorno la discussione del Decreto Tariffe e sia raggiunta immediatamente l’Intesa.

Cosa cambia per i pazienti con il Decreto LEA

Tra gli elementi innovativi della nuova versione del testo normativo vi è una chiara tempistica per l’entrata in vigore dei nuovi tariffari: il 1° gennaio 2024 per l’assistenza specialistica ambulatoriale e il 1° aprile 2024 per l’assistenza protesica. Mentre la copertura economica complessiva ammonta a 402,6 milioni di euro (379,2 milioni per la specialistica ambulatoriale, e 23,4 milioni per la protesica).

Per quel che riguarda la specialistica ambulatoriale, vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi “sperimentale” oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale. Tra queste il Decreto:

– individua chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero);

– rivede profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni;

– introduce la consulenza genetica, che consente di spiegare al paziente l’importanza ed il significato del test al momento dell’esecuzione, le implicazioni connesse al risultato al momento della consegna del referto ed, eventualmente, di fornire allo stesso il sostegno necessario per affrontare situazioni spesso emotivamente difficili;

– introduce prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica)».

Riguardo invece alle protesi e ausili, il nuovo nomenclatore consente, tra l’altro, la prescrizione di:

  • ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
  • apparecchi acustici a tecnologia digitale, attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
  • posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni;
  • arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

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