Salute 2 Maggio 2023 08:43

Gioco d’azzardo: l’ASST Santi Paolo e Carlo attiva Sportello Gio per vincere la dipendenza

Un team multidisciplinare è a disposizione per accompagnare chi ha una dipendenza da gioco d’azzardo ad uscirne. Perilli (Responsabile Sportello Gio) «Tre milioni di italiani a rischio, in particolare giovani, donne e anziani»

Gioco d’azzardo: l’ASST Santi Paolo e Carlo attiva Sportello Gio per vincere la dipendenza

Scegliere di smettere con il gioco d’azzardo non è mai facile, in particolare per chi  non  è consapevole di essere vittima di una dipendenza. Per questo all’ASST Santi Paolo e Carlo è nato sportello Gio.  Posizionato nell’atrio dell’ospedale San Carlo, il corner invita chi transita a riflettere e a prendere coraggio per uscire dalla dipendenza.

Come superare la vergogna di essere un giocatore d’azzardo e avere la forza di chiedere aiuto

Superare lo stigma e la vergogna per chi ha un problema di dipendenza da gioco d’azzardo è il primo passo verso la libertà. Per questo uno sportello informativo e di primo contatto che sappia raggiungere un più ampio target di persone è fondamentale. «Il problema del gioco d’azzardo patologico è sempre più trasversale, interessa anche persone insospettabili – commenta Matteo Stocco, Direttore Generale ASST Santi Paolo e Carlo -. Perciò come servizio pubblico abbiamo il dovere di agire per attivare una rete in grado di supportare chi ha una dipendenza e indirizzarlo ai SerD. Purtroppo, i pazienti quando arrivano a noi hanno già perso la casa, gli affetti e dilapidato un patrimonio. Perciò è importante far conoscere il problema anche alle persone che stanno vicino ad un giocatore d’azzardo patologico per segnalarlo prima possibile».

Un messaggio “a colori” per catturare l’attenzione dei giocatori d’azzardo e dei familiari

Sportello Gio rappresenta dunque una facile porta d’accesso verso una rete multidisciplinare in grado di sensibilizzare, spiegare e supportare nel lungo percorso di presa in carico un paziente. «Questi sportelli sono l’anello di congiunzione fra l’azione di prevenzione e sensibilizzazione rivolta alla popolazione generale e il sistema delle cure. Motivo per cui ne apriremo altri – spiega Corrado Celata responsabile della struttura di prevenzione della direzione generale Welfare di Regione Lombardia -. Cercheremo anche di dare una identità allo sportello. Una immagine sempre coerente,  in modo da catturare le persone quando transitano nell’atrio dell’ospedale per altri motivi».

Tre milioni di italiani a rischio dipendenza

“Usciamo insieme dalla dipendenza da gioco d’azzardo” è dunque l’invito rivolto dalle istituzioni per fronteggiare un fenomeno che interessa circa 20 milioni gli italiani di cui tre milioni a rischio dipendenza e un capitale giocato tra i 131 e 135 miliardi di euro. In particolare,  ad essere a rischio sono sempre di più i giovani (gli  ultimi dati del CNR indicano che oltre la metà degli studenti italiani gioca d’azzardo e di questi il 3 percento ha una situazione patologica); ma anche le donne (giocano soprattutto on line)  e gli anziani. «Le persone che si rivolgono a noi vengono ascoltate e indirizzate ai servizi di competenza per la cura – racconta Cristina Perilli, Responsabile Spazio Gio dell’ASST Santi Paolo e Carlo -. È fondamentale che chi gioca d’azzardo abbia consapevolezza del problema, per questo viene attivata una rete di professionisti».

Con sportello Gio una équipe multidisciplinare interviene per vincere il gioco d’azzardo

Un lavoro che viene svolto da una équipe multidisciplinare con psicoterapeuta, assistente sociale, medico e educatore. «Il medico, se non ci sono altre patologie, resta in secondo piano – aggiunge Perilli – mentre lo psichiatra è essenziale. Ma prima di ogni intervento terapeutico è fondamentale mettere in sicurezza la situazione economica del giocatore d’azzardo che è fortemente indebitato. Per questo ci sono delle associazioni che intervengono e con un saldo stralcio liberano il giocatore d’azzardo dalle finanziarie per poi concedere un prestito a condizioni più vantaggiose in modo che il paziente lavorando possa ripagare il suo debito».

I numeri del gioco  d’azzardo in Italia

Secondo i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018 erano 18 milioni gli italiani che avevano giocato almeno una volta d’azzardo, mentre sono diventati 20 milioni nel 2022. Un milione e quattrocento mila sono a rischio moderato, mentre un milione e cinquecento mila i cosiddetti giocatori problematici. «L’Identikit del giocatore d’azzardo è cambiato negli anni – evidenzia la responsabile di Sportello Gio -: se fino al 2018  era uomo tra i  40 anni e i 64 anni, oggi l’età media è scesa tra i 18 e i 34 anni con un inizio  compreso tra i 18 e i 25 anni. Anche molti minorenni, nonostante sia vietato per legge, sono diventati giocatori d’azzardo così come le donne (una su tre è giocatrice)».  Nel 2022 il gioco on line ha raggiunto e superato il gioco in presenza. «Si credeva che il fenomeno, esploso durante la pandemia, fosse destinato ad esaurirsi dopo il Covid, invece lo scorso anno su 131 miliardi, 70 sono andati al gioco on line».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...