Circa l’80% degli episodi di ictus potrebbe essere evitato mediante la prevenzione
L’ictus cerebrale, ischemico o emorragico, è la prima causa di disabilità nell’adulto e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le malattie oncologiche. Non si tratta di una malattia che colpisce esclusivamente le persone anziane. In Italia, vi sono circa 150.000 nuovi casi di ictus cerebrale l’anno in Italia, dei quali 4.200 colpiscono persone con meno di 45 anni e 10.000 con meno di 54 anni.
“Ictus”, è un termine latino che letteralmente vuol dire colpo, in inglese “stroke”. In medicina il termine ictus cerebrale indica un danno al cervello persistente dovuto a cause vascolari. Si verifica quando una delle arterie che porta sangue al cervello si rompe oppure si chiude per un coagulo di sangue e questo crea la morte delle cellule cerebrali, neuroni, i quali non ricevono più sangue e ossigeno e non si rigenerano nuovamente.
L’ictus cerebrale può essere di due differenti tipi in base alla causa:
I sintomi dell’ictus compaiono improvvisamente e possono essere:
Chiamare subito il 118 per un trasporto urgente in Pronto Soccorso. Se si presenta uno dei sintomi precedentemente elencati NON bisogna aspettare di vedere se i sintomi migliorano con il passare del tempo, NON chiamare il medico di base o la guardia medica e NON recarsi il pronto soccorso con i mezzi propri. L’ictus cerebrale è una patologia “tempo-dipendente”, questo vuol dire che prima si interviene e più cellule cerebrali si possono salvare (“il tempo è cervello”), consentendo una migliore ripresa dall’ictus e una minore disabilità.
Gli interventi di prevenzione dell’ictus sono molto più efficaci se vengono attuati nelle persone “che stanno bene”. Circa l’80% degli episodi di ictus potrebbe essere evitato mediante la prevenzione. I fattori di rischio sui quali è possibile intervenire, mediante una identificazione precoce e con una corretta assunzione della terapia sono l’ipertensione e la fibrillazione atriale. Inoltre, è possibile agire su tutti quei fattori di rischio che aumentano il rischio di un evento cerebro-vascolare: astensione dal fumo di sigaretta, controllo del peso corporeo, limitare il consumo di alcolici, praticare quotidianamente attività fisica, favorire una alimentazione con un basso contenuto di grassi e aumentare il consumo di pesce, frutta, verdura, cereali integrali e legumi e limitare l’uso del sale.
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