Salute 15 Maggio 2023 00:24

Streptococco, non è più «stagionale». Infettivologo: «Casi in aumento. Cinque sintomi da tenere sotto controllo»

Per alcuni batteri non ci sono più le stagioni. O almeno sembra essere così per lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A, che di solito ha il suo periodo di maggior contagio da dicembre ad aprile. «Ora che siamo a metà maggio, i casi non accennano a diminuire» conferma a Sanità Informazione Andrea Lo Vecchio, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip)

Streptococco, non è più «stagionale». Infettivologo: «Casi in aumento. Cinque sintomi da tenere sotto controllo»

Per alcuni batteri non ci sono più le stagioni. O almeno sembra essere così per lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A, che di solito ha il suo periodo di maggior contagio da dicembre ad aprile. Ora che siamo a metà maggio, i casi non accennano a diminuire. «Non ci sono dati ufficiali su questo, ma la mia impressione e quella di molti colleghi è che i casi di infezione da Streptococco beta-emolitico di gruppo A siano in aumento», conferma a Sanità Informazione Andrea Lo Vecchio, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip). «È probabilmente un altro effetto della post-pandemia: le restrizioni Covid ci hanno protetto da virus e batteri per moltissimo tempo e, ora che non ci sono più, sono ritornati tutti insieme a colpire», aggiunge. Questo, secondo il pediatra, spiegherebbe anche perché in questo periodo ci sono anche molti casi di infezione da norovirus.

L’aumento delle infezioni da Streptococco non riguarda solo l’Italia

Anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa hanno segnalato un aumento dei casi. L’insolito rialzo si era già verificato a fine 2022. Lo streptococco è un batterio di cui esistono vari tipi, molti dei quali non provocano malattie. In alcuni casi, tuttavia, può causare faringotonsilliti, otiti, meningiti, polmoniti, infezioni generalizzate ed endocariti (infezioni della cavità interne o delle valvole del cuore). Anche la scarlattina, la malattia reumatica e un’infiammazione del rene (glomerulonefrite) sono causate dallo streptococco.

Alcuni antibiotici sono diventati introvabili

Uno dei segnali dell’aumento delle infezioni da Streptococco è l’attuale carenza di antibiotici. L’amoxicillina è già introvabile da qualche settimana. Questo antibiotico appartenente alla famiglia delle penicilline, prima scelta per tutte le più comuni patologie infettive pediatriche, dalla scarlattina all’infezione da streptococco di tipo A, è diventato raro. Secondo Federfarma, questa situazione dipenderebbe dalla circolazione di diverse malattie di tipo batterico oltre che virale, ma anche da questioni più tecniche come gli effetti di guerra, pandemia e crisi energetica sui costi di principi attivi e packaging.

«Far west» di tamponi «fai da te», per gli asintomatici non servono agli antibiotici

C’è chi punta l’indice anche contro l’abuso delle prescrizioni dei pediatri. Oppure al «fai da te» dei genitori. «Capita che qualche genitore scelga di fare il tampone faringeo senza che sia il pediatra a prescriverlo», sottolinea Lo Vecchio. «Il tampone va infatti eseguito solo in presenza di sintomi e non perché in classe, a scuola, sono stato registrati uno o più casi. Un tampone positivo – continua – non basta a giustificare una terapia antibiotica: se non ci sono sintomi non è necessario far nulla». La gestione degli asintomatici, infatti, è diversa: si lascia che sia l’organismo a eliminare il batterio senza ricorrere ai farmaci.

Febbre alta e mal di gola forte, i sintomi più comuni dell’infezione da Streptococco

I sintomi da tenere sotto controllo sono febbre alta, mal di gola forte, ghiandole sotto-mandibolari gonfie, presenza di essudato sulle tonsille, palato infiammato. L’antibiotico di scelta è sempre l’amoxicillina, da somministrarsi per bocca per 10 giorni. La terapia deve iniziare entro 9 giorni dal manifestarsi del mal di gola, ma non prima di aver eseguito il tampone. La terapia può abbreviare e attenuare il mal di gola, ma prima di tutto ha lo scopo di prevenire le complicanze. come la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-infettiva o la PANDAS (dall’inglese Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal Infections, vale a dire disturbi neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati a infezioni da streptococco), caratterizzate dalla comparsa di un disturbo ossessivo-compulsivo associato o meno a tic.

 

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