Bruno Zuccarelli (OMCeO Napoli): «Dal prossimo anno il progetto sarà strutturale grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale»
“Il dialogo può aiutare”. È il titolo dello spot premiato dalla Commissione Infanzia, Famiglia, Scuola dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli tra quelli presentati nell’ambito del progetto “La salute passa attraverso le immagini”. A produrre lo spot sono stati i ragazzi dell’Istituto Cavalcanti di Napoli, che hanno scelto di affrontare il tema dei disturbi alimentari. «Abbiamo deciso di premiare questa clip – spiega la coordinatrice della Commissione Raffaella De Franchis – per l’aderenza al tema proposto, il modo innovativo nel quale il messaggio è stato trattato, le caratteristiche tecniche e la durata della clip». Ma sono anche altri 5 i video che la Commissione ha ritenuto meritevoli di nota, realizzati dall’Istituto Labriola (su droga, bullismo e cyberbullismo, obesità e corretti stili di vita e alcolismo) e dall’Istituto Gianbattista Vico (sul tema della salute orale).
Gli spot sono solo la parte visibile del progetto che l’Ordine dei Medici di Napoli ha avviato nel mese di novembre dello scorso anno, che ha coinvolto gli studenti dei tre Istituti partenopei con una serie di lezioni in classe, tenute dai medici e da referenti di Cittadinanza Attiva. Al centro degli incontri, la dipendenza da alcol, da fumo e da sostanze stupefacenti. Ma anche obesità, anoressia e bulimia, bullismo, cyberbullismo e salute orale. Un percorso didattico che si è concluso proprio con la produzione degli spot che vedono gli alunni protagonisti di campagne informative e di sensibilizzazione. «Questa esperienza ci ha dimostrato quanto sia importante l’educazione nelle scuole ai temi della salute – spiega il presidente Bruno Zuccarelli – e per questo abbiamo deciso di rendere il progetto strutturale». Decisione presa di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale diretto dal dottor Ettore Acerra, con il quale l’Ordine dei Medici siglerà un protocollo d’intesa per il prossimo anno scolastico. Tutto questo, sempre con la collaborazione di Cittadinanza Attiva Campania, presieduta da Lorenzo Latella.
Restano sullo sfondo i dati allarmati delle dipendenze e dei disturbi che colpiscono i giovani. Gli ultimi disponibili sono proprio quelli registrati dall’Ordine dei Medici: il 44.2% dei bambini napoletani tra i 7 e i 9 anni è obeso o sovrappeso. Il 20% tra gli 11 e i 17 anni consuma bevande alcoliche, soprattutto nel fine settimana o in compagnia e l’1% di questa fascia d’età ha avuto almeno un’intossicazione acuta da alcol. Poi i dati sul bullismo e cyberbullismo, con oltre 1.000 casi dichiarati in Campania da gennaio 2022, che appaiono come la punta di un enorme iceberg sommerso. E non è meno preoccupante il fenomeno dei disturbi alimentari. Ogni anno in regione si registrano nella popolazione femminile circa 240 nuovi casi di anoressia nervosa e 360 nuovi casi di bulimia nervosa. Tra i maschi i nuovi casi di anoressia nervosa e di bulimia nervosa sono, rispettivamente, 23 e 10 – 15 ogni anno. Inoltre, i medici di Napoli denunciano che tra i giovanissimi il 20% ha un disturbo dell’ambientazione o un disturbo borderline di personalità e dopo la pandemia si è arrivati al 30% circa.
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