Mpox, il vaiolo delle scimmie, non è un capitolo chiuso in Usa. Un nuovo allerta dei centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) invita i medici e la popolazione a tenere d’occhio sintomi sospetti: “I focolai del vaiolo delle scimmie non sono finiti”, dicono gli esperti del governo americano. A far scattare […]
Mpox, il vaiolo delle scimmie, non è un capitolo chiuso in Usa. Un nuovo allerta dei centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) invita i medici e la popolazione a tenere d’occhio sintomi sospetti: “I focolai del vaiolo delle scimmie non sono finiti”, dicono gli esperti del governo americano. A far scattare di nuovo l’allarme sono i 13 casi registrati nell’area di Chicago tra metà aprile e il 5 maggio. Tutti nuovi contagi hanno colpito individui che erano pienamente immunizzati contro la malattia con il vaccino Jynneos (‘vaccinia virus Ankara-Bavarian Nordic’).
Nonostante a fine gennaio gli Usa avessero dichiarato la fine dell’emergenza vaiolo delle scimmie, così come ha fatto l’OMS la scorsa settimana, gli esperti di salute pubblica stanno così ora osservando un aumento della trasmissione del virus nelle comunità. E temono – si legge nella nota dei Cdc – “che con l’arrivo della primavera e dell’estate, dei festival e delle riunioni di gruppo l’epidemia di Mpox, vaiolo delle scimmie, risorga”. I Cdc osservano inoltre che “nonostante il vaccino contro il vaiolo delle scimmie non dia completa immunità, questo rimane la misura più completa di prevenzione”.