È il primo nel Lazio ad aver attivato un sistema avanzato di telemedicina che consente il controllo e la programmazione a distanza dei neurostimolatori midollari, dispositivi indispensabili per il controllo del dolore neuropatico resistente alla terapie conservative
È nato nel 2017 all’interno della struttura sanitaria San Paolo di Civitavecchia e nel giro di pochi anni è diventato un polo di rifermento, anche per utenti fuori regione. È il Centro della Terapia del Dolore (CTD) della Asl Roma 4, diretto dal dottore Ezio Amorizzo: qui accessi e richieste sono aumentate talmente tanto che nel 2022 sono stati 1775 i pazienti trattati dall’equipe e di questi 81 hanno necessitato di un intervento di alta complessità.
«Il CTD – spiega il dottor Fernando Ricci, Dirigente della UOC Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Paolo – è nato per venire incontro alle esigenze crescenti degli utenti del territorio che necessitano di terapia del dolore e si è quindi deciso di implementare le attività dell’Unità Operativa di Anestesia dando vita a questo servizio, da subito la responsabilità dell’attività di questo Centro è stata affidata al Dottor Ezio Amorizzo. Abbiamo così avviato una specifica formazione per gli operatori e intrapreso le attività. I pazienti che afferiscono al servizio sono affetti da dolore cronico o persistente dovuto a patologie degenerative del rachide o delle grandi articolazioni, post chirurgico, da spasticità, da neuropatie sistemiche, metaboliche, post chemioterapiche, e nel nostro centro possono essere sicuri di ricevere un percorso di cura secondo le linee guida e le evidenze scientifiche più accreditate. Oggi il Centro riesce a gestire una mole importante di pazienti garantendo un’assistenza di alta qualità anche grazie al supporto di tecnologie moderne».
Nel corso di questi anni, al crescere degli accessi ha fatto seguito il potenziamento delle attività e l’adeguamento tecnologico, che oggi fanno del CTD della Roma 4 uno dei primi tre centri laziali per volume di pazienti assistiti e per la complessità di cure fornite. È il primo nel Lazio ad aver attivato un sistema avanzato di telemedicina che consente il controllo e la programmazione a distanza dei neurostimolatori midollari, dispositivi indispensabili per il controllo del dolore neuropatico resistente alla terapie conservative. Tale applicativo di telemedicina è particolarmente utile per i pazienti portatori di un neurostimolatore midollare che lavorano o risiedono lontano dal Centro.
«Le patologie dolorose – aggiunge il dottor Amorizzo – non solo creano sofferenza nel paziente che ne è affetto ma hanno anche ripercussioni familiari, sociali ed economiche. Le terapie offerte dalla terapia del dolore sono multimodali e sempre più mininvasive riuscendo a ridurre le ospedalizzazioni e gli effetti collaterali dei farmaci. La telemedicina, poi, è un ottimo alleato per la gestione di tutti quei pazienti fuori sede e riduce al minimo i disagi dovuti agli spostamenti. L’obiettivo del CTD è quello di migliorare la qualità di vita, riducendo la disabilità dei nostri pazienti offrendo loro il percorso di cura più adatto».
Ma non solo, il CTD del San Paolo è anche centro di formazione e di ricerca clinica. Il CTD di Civitavecchia, infatti, è uno dei due ospedali italiani, insieme all’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, ad essere convenzionato con il master in terapia del dolore dell’Università La Sapienza di Roma per la formazione di Medici Specialisti in Anestesia Rianimazione Terapia del Dolore provenienti da varie regioni italiane che, alternandosi, si recano presso il San Paolo per il tirocinio medico-pratico con il fine di apprendere tecniche ed indicazioni per una corretta presa in carico del paziente. Relativamente alla Ricerca Clinica il CTD del San Paolo, oltre a partecipare a vari studi multicentrici, è centro di riferimento di uno studio internazionale per il trattamento delle neuropatie diabetiche dolorose con neurostimolazione midollare.
«Si tratta di un’importante opportunità – dice il dottor Ezio Amorizzo – che ci permetterà di migliorare la nostra assistenza a questa sempre più numerosa categoria di pazienti per cui la neurostimolazione midollare permette non solo il controllo del dolore, ma sembra possa influire anche sull’aspetto plastico e funzionale dei nervi periferici. È all’attenzione del team strategico dell’Azienda ASL RM 4 – aggiunge Amorizzo – un progetto di potenziamento della terapia antalgica che prevede l’aumento delle unità infermieristiche dedicate all’attività ambulatoriale e la disponibilità di un Neurofisiologo dedicato all’esecuzione di esami funzionali (elettromiografie, elettroneurografie, potenziali evocati) per i pazienti afferenti al CTD. La presenza del neurofisiologo consentirebbe di ridurre i tempi di diagnosi e di migliorare l’accuratezza dei follow-up».
«La qualità dell’Assistenza, la Ricerca e la Formazione – ha sottolineato Ricci – hanno permesso al Centro di Terapia del Dolore (CTD) di Civitavecchia di diventare un’eccellenza nel panorama sanitario regionale e nazionale, con un’affluenza sempre maggiore di pazienti, determinante una mobilità attiva crescente, anche da fuori regione, anche in funzione della possibilità di offrire un’assistenza specialistica con interventi di terapia antalgica di alta complessità. Grazie alla lungimiranza del Direttore Generale, Dott.ssa Cristina Matranga, stiamo portando avanti questo progetto di potenziamento delle attività del CTD – conclude – al fine di assicurare ai nostri utenti prossimità ed eccellenti qualità di cure».
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