Salute 7 Giugno 2023 10:06

Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare: ecco perché la nostra salute dipende da quella delle api

La campagna #EUChooseSafeFood, promossa dall’EFSA in collaborazione con il Ministero della Salute, prende il via per il terzo anno. Tre i focus di questa edizione: salute delle api, malattie di origine alimentare e contaminanti

Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare: ecco perché la nostra salute dipende da quella delle api

Salute delle api, malattie di origine alimentare provocate da batteri provenienti da alimenti crudi, in particolare l’echinococcosi, e i contaminanti nei prodotti alimentari, come il mercurio e il metilmercurio: sono questi i tre temi al centro della terza edizione della campagna di comunicazione #EUChooseSafeFood, lanciata da l’EFSA (l’European Food Safety Authority) con il Ministero della Salute, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare.

Gli obiettivi della campagna

«Con questa campagna, che quest’anno vede coinvolti ben 16 Paesi dell’UE (9 nel 2021 e 10 nel 2022) – spiega Alberto Spagnolli, Senior Policy Advisor dell’EFSA, in un’intervista a Sanità Informazione – vogliamo rendere i cittadini italiani più sensibili e informati, affinché le scelte alimentari di ognuno siano realmente consapevoli. I consumatori devono conoscere il lavoro che gli esperti del settore compiono quotidianamente, seguendo le direttive formulate dall’EFSA, per assicurare la sicurezza di tutti i cibi che arrivano sulle loro tavole». I prodotti alimentari possono contenere sostanze nocive per la salute umana, anche chimiche e non aggiunte intenzionalmente. Nella maggior parte dei casi derivano da processi di produzione, trasformazione, imballaggio o trasporto, ma possono anche essere frutto della contaminazione derivante dalle attività dell’uomo o da elementi naturalmente presenti nell’ambiente.

L’acrilamide

«È l’acrilamide una delle sostanze chimiche su cui saranno puntati i riflettori della nostra campagna di comunicazione #EUChooseSafeFood – dice Spagnolli-. Si forma naturalmente durante la cottura ad alta temperatura di alcuni alimenti ricchi di carboidrati, come patate e cereali e nel caffè». L’acrilamide è il risultato di una reazione chimica tra gli zuccheri e gli aminoacidi presenti negli alimenti durante la cottura o la frittura ad alta temperatura.  Anche il furano e gli alchilfurani si formano sempre a seguito dei processi termici ai quali possono essere sottoposti alcuni alimenti. In particolare, è stata segnalata la loro presenza in caffè, alimenti per bambini in vasetti, zuppe pronte, patatine, succhi di frutta, cereali per la prima colazione, biscotti, cracker e pane croccante.

Il mercurio

«È ormai nota la presenza di mercurio nella acque del mare e, quindi, nel pesce che mangiamo», aggiunge Spagnolli. La quantità di mercurio dipende dalla tipologia di pesce e, soprattutto, dalle sue dimensioni: la presenza più maracata si riscontra soprattutto in grandi predatori come pesce spada, marlin, squalo, verdesca, smeriglio, tonno di grandi dimensioni, sgombro reale, palombo, cernia, luccio. «La Commissione europea ha stabilito dei tenori massimi di mercurio in diversi prodotti alimentari. Tuttavia, è comunque importante tenere in considerazione gli effetti benefici legati al consumo di prodotti ittici», sottolinea Spagnolli. I nutrienti del pesce sono necessari all’adulto, in generale, per prevenire il rischio di malattie cardiovascolari e sono importanti per le donne in gravidanza per lo sviluppo neurologico del feto.

Le diossine

Oltre al mercurio, un altro esempio di contaminante ambientale che può essere presente negli alimenti è rappresentato dalle diossine. Si tratta di composti chimici tossici persistenti che si formano come sottoprodotto di processi industriali, come la combustione di rifiuti, l’incenerimento e la produzione di alcuni prodotti chimici. Le diossine possono essere rilasciate nell’ambiente e possono contaminare le colture agricole, gli animali da allevamento e i pesci. Gli esseri umani possono essere esposti alle diossine attraverso il consumo di alimenti contaminati, in particolare carne, latte, uova e pesce. L’esposizione alle diossine può rappresentare un rischio per la salute umana, poiché è considerata cancerogena e può influenzare il sistema immunitario, riproduttivo e endocrino. «L’UE tutela la salute dell’uomo attraverso l’adozione di normative che impediscono l’immissione sul mercato di alimenti a rischio», assicura il Senior Policy Advisor dell’EFSA.

I cibi contaminati

Attenzione anche al consumo di alimenti contaminati da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche. «La contaminazione può verificarsi in qualsiasi punto della filiera alimentare», avverte Spagnolli. Il cibo può contaminarsi nell’azienda agricola, durante la macellazione, la trasformazione o la preparazione e nelle case dei consumatori. «Echinococcosi cistica e salmonellosi sono le due principali malattie di origine alimentare di cui ci occuperemo», continua il Senior Policy Advisor dell’EFSA. L’echinococcosi cistica è una malattia di origine parassitaria, provocata dall’infezione dovuta a piccoli elminti cestodi (Echinococcus spp.). L’infezione umana avviene attraverso l’ingestione accidentale di uova di parassiti, che si sviluppano in grandi cisti parassitarie nel corpo umano. Gli esseri umani possono essere esposti alle uova, ingerendo alimenti o acqua contaminati da feci di cani infetti oppure tramite contatto mano-bocca.

La salmonella

La salmonella si trova principalmente nelle uova e nella carne cruda di maiale, tacchino e pollo. Si può trasmettere agli esseri umani tramite alimenti contaminati. I sintomi della salmonellosi umana comprendono febbre, diarrea, crampi addominali, nausea e spesso vomito. L’infezione può risultare potenzialmente fatale se si estende al sistema circolatorio. Durante la preparazione degli alimenti è molto importante osservare le norme igieniche di base. In particolare, uova e carne devono essere cotte accuratamente per poter essere consumate in tutta sicurezza. «A casa si può contribuire a prevenire l’infezione da salmonella, cucinando accuratamente uova e carne. In generale – consiglia Valentina Rizzi, microbiologa alimentare dell’EFSA –  è estremamente utile osservare le norme igieniche di base durante la preparazione degli alimenti, come il lavaggio regolare delle mani e il tenere gli alimenti crudi lontani dagli alimenti cotti. Questo ridurrà i rischi di malattie di origine alimentare».

La salute delle api

Altro focus della campagna di comunicazione #EUChooseSafeFood è la salute delle api. Le api ricoprono un ruolo determinante per l’ambiente, poiché garantiscono la biodiversità fornendo l’impollinazione essenziale a numerose colture agricole e alla flora selvatiche. «Se il numero delle api dovesse diminuire – avverte Spagnolli – si potrebbero avere ripercussioni fortemente negative sulle produzioni degli alimenti che quotidianamente consumiamo». Nel corso degli ultimi 10-15 anni, gli apicoltori hanno segnalato eventi di spopolamento di alveari e morie di api in varie parti dell’Europa, in particolare in Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Italia e Spagna, nonché una riduzione della presenza di “api selvatiche”. Non è stata individuata un’unica causa, ma possono avervi contribuito molti fattori, come l’agricoltura intensiva e l’uso non corretto dei pesticidi, una eccessiva antropizzazione e i cambiamenti climatici e ambientali, i patogeni (quali ad esempio parassiti come Varroa destructor e i virus associati) e le specie esotiche invasive come il calabrone asiatico Vespa velutina e Vespa orientalis.

Consumatori sempre più consapevoli

A seguito delle prime due edizioni della campagna #EUChooseSafeFood si è riscontrata una maggiore consapevolezza e comprensione da parte dei consumatori nell’UE in merito alla sicurezza alimentare. «I consumatori europei – dice Senior Policy Advisor dell’EFSA – sono tra i più informati al mondo in fatto di rischio alimentare, grazie al lavoro sinergico fra EFSA e le istituzioni nazionali di riferimento, in primis, par quanto riguarda l’Italia, il Ministero della Salute, che è nostro partner in questa campagna». Secondo un’indagine svolta dall’EFSA, sono aumentati anche i livelli di fiducia nel sistema di sicurezza alimentare dell’UE: nel 2022, infatti, il 70 % dei cittadini ha dichiarato di fidarsi dell’UE e dei governi nazionali in tema di sicurezza alimentare, percentuale che è aumentata del 10 % rispetto al 2021. La campagna, che durerà fino a settembre, si rivolge in particolare ai cittadini tra i 25 e i 45 anni, alle donne e ai giovani genitori, utilizzando un linguaggio semplice, intuitivo e accattivante. Hub della comunicazione è il sito web disponibile nelle varie lingue, da cui è possibile scaricare il toolkit #EUChooseSafeFood che include immagini, brevi video e contenuti per post sui social media, ideati per un ampio coinvolgimento anche di associazioni e stakeholder del settore.

 

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