Salute 29 Giugno 2023 10:42

Centro Studi Borgogna, Francesco Longo (Univ. Bocconi): «In Italia medici sottoutilizzati, riequilibrare funzioni»

Il quaderno sulla sanità evidenzia la necessità di una revisione dei processi organizzativi per affrontare l’onda d’urto generata dalla crisi demografica, dall’aumento della cronicità e dalla carenza di personale

Centro Studi Borgogna, Francesco Longo (Univ. Bocconi): «In Italia medici sottoutilizzati, riequilibrare funzioni»

La Sanità non è un costo, ma un investimento necessario per lo sviluppo e la crescita del Paese. Grazie al PNRR oggi  ci sono le risorse, ma per far fronte all’invecchiamento della popolazione, ad una cronicità crescente e ad una carenza di personale sanitario occorre rivedere i processi organizzativi.  Questo è il punto fondamentale che è emerso dal lavoro realizzato  dal Centro Studi Borgogna con il Quaderno sulla Sanità. Un lavoro condiviso da specialisti con un approccio critico, ma sempre costruttivo.

Quaderno sulla sanità: la voce degli esperti

«Il Centro Studi Borgogna ha sempre avuto molta attenzione per il tema della Sanità che è un asse portante del Paese e il termometro della civiltà – spiega Luigi Cajazzo, commissario straordinario dell’ASST Franciacorta e coordinatore del progetto -. Il  quaderno analizza le criticità e nello stesso tempo i pregi e lo fa grazie al contributo di diversi esperti in un momento particolare del sistema sanitario».

Nonostante il PNRR i conti non tornano

A generare apprensione tra gli esperti la situazione che si è generata dopo la pandemia, fotografata molto bene nel Quaderno sulla sanità. «Nella fase della ricostruzione post Covid, momento apparentemente di espansione economica grazie alle risorse del PNRR, rischiamo invece di scivolare in un periodo di restrizione – riprende Cajazzo – . Infatti, dal 7,2 percento di spesa sanitaria sul PIL di oggi,  nel 2025 si arriverà al 6 percento. Questo richiede una riflessione profonda sul sistema sanitario soprattutto sulla revisione dei processi  organizzativi. Non basta costruire strutture, occorre implementare un forte processo di Change Management per le nuove sfide che ci attendono». Non aiutano l’età della popolazione, in forte aumento, e la crisi demografica. «Per questo il sistema finanziato da una fiscalità generale ha bisogno di essere rivisto e ripensato».

Tante voci per spiegare la sanità del presente e del futuro

Hanno partecipato al progetto diversi professionisti che, dalle pagine del quaderno snocciolano tutta una serie di questioni oggi centrali per la Sanità: «  L’ex ministro Renato Balduzzi affronta il tema della sanità territoriale e sottolinea come il DM 70 che detta gli standard della rete ospedaliera non sia un silos separato dal DM 77, che invece affronta il tema della rete territoriale – prosegue Cajazzo -.  C’è un importante intervento del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana sulle risorse investite nel PNRR e altri 800 milioni per costruire la rete territoriale. l’Onorevole Patrizia Toia affronta invece il tema della sanità in Europa, dove si va verso la creazione di un sistema sanitario europeo con una banca dati unica».

Sul Quaderno sulla sanità si analizzano le criticità

Se oggi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una grande occasione è altrettanto vero però che l’Italia deve fare i conti con due grandi criticità  strettamente connesse: le liste d’attesa e la carenza di personale «Noi abbiamo un mix sbagliato di personale – fa notare Francesco Longo, Professore di Management Pubblico e Sanitario dell’Università Bocconi -. Nel senso che continuiamo ad essere tra i paesi al mondo con il maggior numero di medici per abitanti, ma siamo carenti di infermieri e quindi ci troviamo a sotto utilizzare i medici, dando a loro mansioni che in altri paesi sono destinate alle professioni sanitarie. Questa genera una carenza nei ruoli chiave che si ripercuote sulla sanità».

Paese con più anziani al mondo

Ad aggravare ancor più la situazione è la diminuzione della natalità.  «L’Italia è il paese con più anziani al mondo – sottolinea Longo -, quindi il nostro destino demografico va nella direzione di avere una società con sempre meno lavoratori e più pensionati. Un binomio non sostenibile tanto più se si prosegue con una politica espansiva della spesa pensionistica che ci costringe a ridurre costantemente spesa sanitaria, per la scuola e per il trasporto pubblico».

Il ruolo dell’intelligenza artificiale per la prevenzione

Per Francesco Longo, la sanità pubblica non è più sostenibile alle condizioni attuali, ma serve un cambio di passo possibile con una nuova visione d’insieme,  sfruttando la telemedicina e l’intelligenza artificiale. Una realtà già consolidata all’istituto dei Tumori dove Ugo Pastorino, direttore dell’Unità operativa toracica da tempo applica l’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce del tumore al polmone. «L’intelligenza artificiale oggi è fondamentale per la diagnosi di tutti i tumori – analizza Ugo Pastorino  -, ma è fondamentale soprattutto nella diagnosi precoce del tumore polmonare dove l’intelligenza artificiale ci permette di distinguere tra migliaia di piccoli noduli che la tac evidenzia, i pochissimi che sono sospetti. Ci aiuta a definirne la crescita, e quindi a separare quelli che evolvono da quelli che non cambiano e soprattutto ci dà la possibilità di quantificare anche il danno polmonare e coronarico nei forti fumatori».

 

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