Svelato il mistero dei segni sul volto del Presidente degli Stati Uniti: rivelano l’utilizzo della CPAP per aiutare la respirazione durante la notte. Lombardi (Centro del sonno Auxologico) «Apnee aumentano il rischio di ipertensione arteriosa, infarto, ictus e aritmie cardiache. Ecco sintomi e rimedi…»
Joe Biden appare in pubblico con alcuni segni sul volto e subito scatta l’allarme per la sua salute. Il Presidente degli Stati Uniti soffre di apnee notturne e i segni sul volto sono dovuti alla CPAP che quotidianamente utilizza. Si tratta di una maschera che fornisce un flusso continuo di aria alle vie respiratorie garantendo il giusto apporto di ossigeno. A riferirlo alla stampa è stato uno dei portavoce del Presidente, Andrew Bates.
Oltre un miliardo di persone al mondo soffrono di apnee notturne. Un disturbo che si verifica durante il sonno, quando la respirazione è ripetutamente interrotta da pause del respiro. «Le apnee notturne ostruttive note come OSA, sono le più comuni – fa sapere Carolina Lombardi, direttore del Centro di Medicina del Sonno di Auxologico -. Causano ostruzione completa o parziale delle vie aree superiori durante il sonno».
Le apnee centrali patologiche invece sono dovute ad un malfunzionamento del sistema nervoso o cardiovascolare. «In quel caso è il cervello che non invia segnali adeguati ai muscoli che controllano la respirazione» spiega l’esperta. Per il Presidente degli Stati Uniti si tratta di un’apnea notturna già nota nel 2008 quando era vicepresidente di Barack Obama. Un disturbo che non è mai stato menzionato dal medico personale di Biden, ma che riporta alla mente un intervento al setto nasale a cui il Presidente è stato sottoposto nel 2019, mentre si preparava alle elezioni presidenziali.
A determinare le apnee notturne ostruttive sono solitamente delle caratteristiche fisiche posizione della mandibola o tonsille ingrossate; mentre per le apnee centrali notturne le cause vanno ricercate nella disfunzione del sistema di controllo del respiro dovuto a malattie come la sclerosi laterale amiotrofica, oppure a scompenso cardiaco o ictus. «I fattori che aumentano il rischio di apnee notturne ostruttive sono l’avanzamento dell’età e il sovrappeso – fa notare Lombardi –; ma anche l’abitudine al fumo di sigaretta, deviazione del setto nasale, allergie, presenza di polipi nasali, e ancora assunzione di alcol e sedativi».
Riconoscere le apnee notturne non sempre è facile, ma come puntualizza la dottoressa Lombardi esistono dei campanelli di allarme che è bene non sottovalutare:
Riconoscere i sintomi delle apnee notturne è il primo passo per trovare una cura. «Per formulare la diagnosi corretta il paziente viene sottoposto alla polisonnografia, un esame che rivela la respirazione e l’attività cardiaca durante il sonno – spiega la specialista -. Ad alcuni pazienti può essere sufficiente una dieta alimentare per perdere i chili di troppo, per altri invece potrebbe essere necessario l’utilizzo di dispositivi per supportare la respirazione. CPAP e BIPAP forniscono un flusso d’aria a pressione attraverso una maschera facciale o nasale. Quando esiste un problema alla mandibola può essere necessario l’utilizzo di un dispositivo per l’avanzamento mandibolare (MAD), simile ad un apparecchio ortodontico che aiuta a mantenere le vie aeree libere durante il sonno, impedendo alla lingua di ostruire la gola. Nei casi più gravi invece si procede con un intervento chirurgico (maxillofacciale, in caso sia necessario uno spostamento avanti della mandibola; oppure otorinolaringoiatrico per la rimozione di tonsille, adenoidi o tessuti molli)».
In tutti i casi è utile rivolgersi a centri specializzati per i disturbi del sonno. IRCCS Auxologico vanta due centri di medicina del sonno: presso l’ospedale San Luca a Milano e presso l’ospedale di Piancavallo in Piemonte. Rivolgersi ad un centro specializzato significa affrontare il problema con un team di specialisti: otorino, neurologo, cardiologo, otorino e pneumologo.
Le apnee notturne possono essere molto pericolose quando si verifica una grave sonnolenza diurna, al punto da essere diagnosticate e curate per il rilascio e il rinnovo della patente di guida. «Il problema non deve essere sottovalutato – conclude l’esperto -, perché le apnee ostruttive nel sonno aumentano il rischio di ipertensione arteriosa, infarto, ictus e aritmie cardiache, come la fibrillazione atriale».
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