Il ricercatore: «Questo mix naturale trasforma il grasso “bianco” in ”bruno”, che brucia le calorie per consentire al corpo di svolgere le funzioni vitali»
Cercavano la ricetta della longevità ed invece hanno trovato gli ingredienti segreti per prevenire l’accumulo di grasso “cattivo”. È accaduto ai ricercatori di due università italiane, quella romana di Tor Vergata di Roma e la Federico II di Napoli, e dell’IRCCS San Raffaele di Roma. Gli studiosi, nel tentativo di comprendere in che modo i “geni della longevità”, appartenenti alla ormai nota famiglia dei geni Sirt, possono allungare la durata della vita in buona salute, hanno individuato un composto in grado di favorire la perdita di peso. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista Cell.
Pterostilbene, polidatina, onochiolo, gymnema sylvestre, sinefrina, forskolina, tè verde, neopuntia sono le principali molecole che compongono il mix naturale finito sotto la lente degli scienziati. Si tratta di un composto capace di trasformare il grasso bianco, quello “cattivo” che si accumula e porta in su la lancetta della bilancia, in grasso bruno, cioè in quello “buono” che il nostro organismo brucia per produrre energia. «Queste molecole – spiega David Della Morte Canosci, autore dello studio e professore di Medicina Interna presso il Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell’Università di Roma Tor Vergata – trasformarmano il grasso “bianco” in ”bruno” attraverso l’aumento dei livelli di espressione di alcuni geni legati al grasso “buono”, come ad esempio UCP1».
«Il mix naturale che abbiamo esaminato – continua il ricercatore – inibisce la proliferazione degli adipociti e il rilascio di molecole pro-infiammatorie, come l’interleuchina-6 e la leptina, l’ormone responsabile della sensazione della fame». Il grasso bianco funziona come una sorta di magazzino per le calorie in eccesso che ricaviamo dalla digestione del cibo. Il grasso bruno, invece, brucia le calorie per consentire al corpo di svolgere tutta una serie di funzioni vitali, come ad esempio la termoregolazione, ed evita in questo modo l’accumulo pericoloso di grassi.
Il composto testato dai ricercatori italiani è dunque un valido strumento attraverso il quale si può trasformare il grasso bianco in bruno. Per i ricercatori il nuovo composto potrebbe essere una valida alternativa, naturale e priva di rischi, per quelle persone che mostrano resistenze o effetti avversi ai farmaci anti-obesità. «L’unico effetto collaterale documentato – conclude Della Morte – è l’aumento della longevità, oltre che una maggiore protezione contro il diabete, le malattie cardiache e neurodegenerative».
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