Kluge (Oms Europa): «Potremmo prevenire un milione di morti ogni anno». Il dg Oms: «La crisi climatica è uno dei principali fattori che determinano gli esiti sulla salute umana»
«Ogni anno, nei 53 Paesi della regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità, si stima che 1,4 milioni di morti siano collegati a fattori di rischio ambientale, come l’inquinamento e il cambiamento climatico». A lanciare l’allarme è l’Oms Europa che da oggi fino al 7 luglio sarà a Budapest per la settima Conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute. Un incontro con i ministeri competenti in materia, che ha come obiettivo quello di “intraprendere azioni urgenti per ridurre questo incredibile tributo” di vittime e “salvaguardare la nostra sopravvivenza su questo pianeta”, sottolinea l’Ufficio regionale Oms.
«È alla nostra portata prevenire oltre un milione di morti ogni anno a causa di fattori di rischio ambientale. Sappiamo cosa fare e ora è il momento di trasformare le parole in azioni – dice Hans Kluge, direttore Oms Europa – Tutti hanno diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile – ha rimarcato – Eppure la triplice crisi ambientale (cambiamento climatico, inquinamento e perdita di biodiversità) minaccia la nostra stessa esistenza e quella del nostro pianeta, la nostra casa”, ha avvertito Kluge.
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Sulle conseguenze del cambiamento climatico è intervenuto anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante una conferenza stampa a Ginevra sulle problematiche di salute a livello globale. Secondo Tedros, lo scorso «lunedì il mondo ha registrato il suo giorno più caldo mai certificato. Nei prossimi mesi prevediamo una serie di eventi meteorologici estremi, dalla siccità, alle inondazioni, agli uragani e alle ondate di caldo, che danneggeranno la salute umana. Oggi – avverte il Dg Oms – la crisi climatica è uno dei principali fattori che determinano gli esiti sulla salute umana. El Niño, che ora è stato annunciato dall’Organizzazione meteorologica mondiale, insieme al riscaldamento globale – evidenzia – sta già portando a temperature da record».
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