La crociera, nata su idea dello scomparso medico Giacomo Bonelli, viene replicata da dieci anni nel periodo estivo. Coinvolti anche alcuni bambini in cura a Roma provenienti dall’Ucraina. Tra i promotori il socio onorario Massimo Maglione
Salire in barca, sentire il vento sulla pelle e dimenticarsi della malattia. A Gaeta si è svolta per il decimo anno una crociera ‘straordinaria’ che ha visto protagonisti 32 bambini e adolescenti con patologie oncologiche ospiti delle strutture dell’Associazione Peter Pan Odv di Roma che, per numero di alloggi, è il più grande d’Europa.
Domenica 9 luglio quattro barche scortate dalla Capitaneria di Porto di Gaeta hanno navigato dalla città pontina verso Sperlonga costeggiando gli splendidi lidi della Riviera di Ulisse per regalare una giornata di gioia e spensieratezza ai bambini e ragazzi in lotta contro la malattia e alle loro famiglie. Nella convinzione, come recita il motto di Peter Pan, che «non potendo aggiungere giorni alla vita bisogna aggiungere vita ai giorni» e che anche una gita in barca può essere parte della cura e un momento di vita slegato dai pensieri della malattia.
Anima dell’iniziativa lo psicologo Massimo Maglione, socio onorario di Peter Pan Odv e grande amante del mare.
«Ho sempre amato il mare e ho pensato che anche chi è meno fortunato di noi deve avere modo di poterlo vivere. Ho cercato di capire con i medici se una manifestazione di questo tipo fosse compatibile con lo stato di salute dei bambini e con i protocolli. Quando abbiamo avuto i primi responsi positivi siamo partiti e da dieci anni è un appuntamento fisso dell’estate» spiega Maglione a Sanità Informazione.
L’evento, nato da un’idea del medico Giacomo Bonelli, si è potuto svolgere grazie all’impegno dei volontari dell’associazione e alla disponibilità di numerose realtà: il sindaco di Gaeta Christian Leccese, il Comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta Angelo Napolitano, Luca Simeone titolare della Base Nautica Flavio Gioia e il titolare del Summit Hotel, Leandro La Croix. Ognuno ha fatto la sua parte per il buon esito di questa ‘mini crociera della solidarietà’ che ha visto anche la presenza di medici a bordo.
L’associazione Peter Pan ha dedicato una targa alla memoria del medico Giacomo Bonelli, scomparso nel 2021, che la presidente onoraria Maria Teresa Barracano Fasanelli ha voluto personalmente consegnare alla famiglia, in cui lo stimato professionista viene nominato “Socio onorario ad honorem”.
Emozionanti le reazioni dei piccoli pazienti, tra cui anche i bambini ucraini in fuga dalla guerra in cura presso i reparti oncoematologici degli ospedali romani: «Abbiamo avuto bambini che non avevano mai visto il mare e avevano paura di mettere i piedi nell’acqua, altri che la assaggiavano perché abituati a fare il bagno nell’acqua dolce dei fiumi, altri ancora che giocavano con gioia con la sabbia. Momenti toccanti» continua Maglione.
Nei lidi dove la crociera ha fatto un breve scalo, le accoglienze sono state sempre molto calorose da parte dei bagnanti che hanno interrotto il loro relax domenicale e si sono adoperati per aiutarli a scendere dalle barche.
Per i genitori la crociera è un prezioso momento di stacco dalla difficile realtà di tutti i giorni: «La gioia più grande – spiega Maglione – è nei genitori stessi perché quando si ammala un bambino si ammala tutta la famiglia. Al mare il figlio gioca, i genitori tornano ad essere una famiglia normale e vedi che per un momento anche loro riescono a trascorre una giornata lontano dal pensiero della malattia. In quel momento non c’è più nulla. Ci si dimentica di tutto, con il vento in poppa».
Per Maglione l’iniziativa è replicabile in ogni località balneare italiana: «Abbiamo migliaia di lidi in Italia. Se ogni stabilimento mettesse a disposizione alcuni ombrelloni solidali potremmo offrire una piccola vacanza rigenerante a tutti i bambini malati. Basta poco per far vivere un momento di gioia e serenità ai piccoli che ne hanno bisogno».
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