INCHIESTA | A Sanità Informazione il Tenente Colonnello Dario Praturlon, Comando Centrale Carabinieri Nas. A Foggia una delle operazioni dei Nas di maggior rilievo del 2023: abusi e maltrattamenti per 25 pazienti psichiatrici ricoverati in una struttura socio sanitaria. Misure cautelari personali coercitive per 30 persone, 15 finite in carcere
In sei mesi 38 strutture di riabilitazione e ricettive per anziani e persone non autosufficienti, dislocate dal Nord al Sud della Penisola, hanno chiuso i battenti. Trenta le persone finite in manette. Dal primo gennaio al 30 giugno del 2023 i Carabinieri Nas – Comando Carabinieri per la Tutela della Salute del Ministero guidato da Orazio Schillaci – hanno effettuato 1.568 controlli e nel 30% dei casi, per un totale di 475 strutture, sono state accertate delle violazioni alle normative vigenti. Emesse sanzioni amministrative per un totale di 320mila euro.
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«Inadeguatezze strutturali e igieniche, carenze organiche e professionali degli operatori, sovraffollamento di anziani rispetto ai posti previsti, mancanza di trattamenti riabilitativi, detenzione di farmaci scaduti e violazioni della normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro, sono tra le violazioni più diffuse», spiega a Sanità Informazione il Tenente Colonnello Dario Praturlon, Comando Centrale Carabinieri Nas.
I dati potrebbero subire un’ulteriore impennata durante questi mesi estivi: «Come di consueto, nel corso delle prossime settimane – continua il Tenente Colonnello Dario Praturlon – intensificheremo i controlli. L’estate, così come le festività natalizie e pasquali, è considerato un periodo particolarmente critico, poiché molti anziani vengono trasferiti, dalle famiglie in partenza per le vacanze, all’interno di queste residenze che, non di rado, risultano sovraffollate. A peggiorare la situazione c’è, poi, il personale in ferie: il numero di operatori effettivamente presente è spesso del tutto inadeguato a quello degli anziani ospitati».
Oltre ai controlli programmati, effettuati tutto l’anno, ma intensificati in estate e durante le festività esistono altri due livelli di controllo: a seguito di segnalazioni o per disposizione delle autorità giudiziarie. «Le segnalazioni di maltrattamenti o di inadeguatezze strutturali sono, nella maggior parte dei casi, anonime, anche se crediamo che in non poche occasioni possa trattarsi di ex dipendenti della stessa struttura – sottolinea Praturlon -. I controlli, disposti su richiesta dell’autorità giudiziaria, a seguito di denunce per reati gravi, sono di tipo investigativo».
Tra le operazioni di maggior rilievo, condotte del 2023, quella del reparto operativo di Foggia. Misure cautelari personali coercitive per 30 persone, di cui 15 finite in carcere. Tra gli indagati operatori sanitari, infermieri, oss, educatrici professionali ed ausiliari, accusati a vario titolo di maltrattamenti aggravati, sequestro di persona, violenza sessuale, favoreggiamento personale ed altre forme di abusi e violenze. All’interno della struttura socio-sanitaria erano ricoverati 25 pazienti psichiatrici, vittime di percosse, violazioni della corporeità sessuale e limitazioni della libertà di movimento, anche mediante l’utilizzo di mezzi di contenzione. «Quando si chiude una struttura – spiega il Tenente Colonnello Dario Praturlon – trovare una nuova sistemazione agli anziani ospitati è sempre un’azione delicata e complessa. Laddove possibile viene chiesto ai familiari di accoglierli in casa propria. In alternativa, si cerca la struttura disponibile più idonea».
Consultando i dati relativi allo scorso anno i dati sono poco migliori del semestre appena terminato: dal primo gennaio del 2022 al 30 giungo del 2023 sono stati emessi provvedimenti di sospensione e di chiusura nei confronti di 102 attività ricettive (oltre 5 al mese, ndr), 54 le persone arrestate. Durante questi 18 mesi i Carabinieri Nas hanno effettuato 5.480 ispezioni, tra Rsa e cliniche riabilitative, case di riposo, comunità alloggio e similari tipologie di centri assistenziali. 1.545 attività socio-sanitarie ed assistenziali sono risultate non conformi alla normativa, pari al 28% del totale, 830 persone sono state deferite all’autorità giudiziarie e 1.178 sanzionate, per un ammontare complessivo di un milione di euro.
A conferma dell’attenzione dedicata alle strutture ricettive per anziani, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Commissione per l’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, istituita dal Ministero della Salute, per la realizzazione di una Anagrafe centralizzata delle residenze socio-assistenziali. L’accordo è finalizzato, con il contributo dei peparti territoriali dell’Arma, alla mappatura di tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e il rafforzamento del sistema di prevenzione e tutela degli ospiti di strutture assistenziali.
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