Salute 18 Luglio 2023 16:56

Asl Roma 4, al via rete di assistenza psicologica per sostenere i pazienti oncologici

Nei giorni scorsi il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga, ha siglato una delibera con la quale si va ad ampliare la rete di sostegno e cura dedicata ai pazienti oncologici e ai loro famigliari. L’atto dà avvio al progetto “Sostegno al Benessere in Oncologia” con il quale si istituisce una rete di assistenza psicologica […]

Nei giorni scorsi il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga, ha siglato una delibera con la quale si va ad ampliare la rete di sostegno e cura dedicata ai pazienti oncologici e ai loro famigliari. L’atto dà avvio al progetto “Sostegno al Benessere in Oncologia” con il quale si istituisce una rete di assistenza psicologica per erogare cure non farmacologiche alle donne a rischio di sviluppo o con tumore alla mammella e ai famigliari minorenni di pazienti seguiti per cure palliative presso il Distretto 2 (Ladispoli, Cerveteri).

Il progetto, ispirato alle Linee Guida sull’assistenza psicosociale ai malati oncologici dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (2019), è stato realizzato in tandem dalla UOSD Oncologia, diretta dal dottor Mario D’Andrea, e la UOC Tutela Salute della donna, diretta dalla dottoressa Elena Gelmini.

“La delibera – ha spiegato la dottoressa Gelmini – riconosce l’importanza degli interventi non farmacologici per ridurre il distress psicologico legato alla malattia oncologica e prevede la presenza di psicologi nel percorso diagnostico-terapeutico del tumore al seno. Vista l’importanza dell’intervento e della ricaduta positiva che i percorsi psicoterapeutici hanno nel sostenere famigliari e pazienti abbiamo scelto di collaborare mettendo in campo i nostri specialisti presenti nei Consultori familiari al fine di poter accogliere queste donne e i loro parenti in un ambiente confortevole e accogliente, al di fuori delle mura degli ospedali che sono fin troppo abituati a frequentare”.

“Con questo progetto – ha commentato il dottor D’Andrea – si vuole intervenire per migliorare l’assistenza psicologica ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, promuovendo il benessere e garantendo un supporto integrato tra i diversi servizi presenti sul territorio. Nel Distretto 2 si va inoltre ad integrare con un progetto pilota di presa in carico globale tra ospedale e territorio che vede coinvolti anche i MMG e gli infermieri di comunità”.

Nello specifico, l’iniziativa è rivolta a particolari categorie di soggetti fragili: minori di 18 anni che hanno un famigliare affetto da neoplasia; donne, con famigliarità ai tumori che aderiscono alle campagne di screening per il tumore alla mammella; donne che stanno approntando il periodo della diagnosi e delle terapie antitumorali e infine a quelle considerate “guarite” ma che si sottopongono periodicamente allo stress dell’attesa dell’esito degli esami di follow up.

Il servizio, gratuito per l’utenza, sarà attivo a partire da settembre e sarà presente in gran parte dei consultori del territorio.

A coordinare il progetto “Sostegno al Benessere in Oncologia” è stata individuata la dottoressa Michela Terrasi. “Affrontare una diagnosi come quella del tumore al seno per una donna – ha aggiunto la dottoressa Terrasi – è spesso un evento traumatico perché la colpisce nella sua femminilità. Il sostegno psicologico in un momento così particolare è fondamentale e si rivela essenziale sotto molteplici punti di vista”.

Soddisfatta dell’avvio del progetto si è detta il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga, che ha affermato “per assistere e supportare al meglio i pazienti oncologici non bastano le terapie farmacologiche”.

“È stato questo lo spirito che ha animato il progetto – ha dichiarato – reso possibile grazie alla forte sinergia che si è instaurata tra i servizi di Oncologia e quelli dei Consultori. Le nostre donne troveranno un’assistenza a 360 gradi che le segue fin dall’approccio con lo screening, proprio per non farle sentire sole ma supportate e ascoltate dall’inizio. Il servizio, comunque, è rivolto anche ai minori che convivono con un famigliare che sta conducendo la sua battaglia ed è molto importante anche per chi vive di riflesso queste situazioni poter contare su un professionista che possa ascoltarli e aiutarli. Ringrazio quindi le due unità operative per la sensibilità dimostrata con questo progetto e per la capacità di lavorare in sinergia e collegamento tra di loro”.

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