Il ricercatore: «Scatti di uno-due minuti di camminata veloce, mentre si prende l’autobus o il tram, salendo le scale, portando pesanti buste della spesa, facendo lavori domestici vigorosi come passare l’aspirapolvere, possono aiutare a ridurre il rischio di cancro»
Per ridurre il rischio di cancro legato alla sedentarietà sarebbero sufficienti dai quattro ai sei minuti di attività fisica vigorosa. Almeno stando alle conclusioni di un recente studio australiano. Più nel dettaglio, questo movimento intenso dovrebbe durare dai 60 ai 120 secondi ed essere ripetuto per due-tre volte al giorno. I ricercatori dell’Università di Sidney hanno passato al setaccio le condizioni di salute di 22mila adulti fisicamente non attivi. Risultato? L’attività fisica quotidiana intensa e intermittente, inserita all’interno di uno stile di vita per lo più sedentario, può essere un intervento promettente per la prevenzione del cancro.
«Scatti di uno-due minuti di camminata veloce, mentre si prende l’autobus o il tram, salendo le scale, portando pesanti buste della spesa, facendo lavori domestici vigorosi come passare l’aspirapolvere. Ancora, giardinaggio intenso, giochi energici con i bambini, scatti in camminata veloce in salita o camminata durante il trasporto di uno zaino, sono esempi di attività che possono aiutare a ridurre il rischio di cancro », spiega all’Ansa Emmanuel Stamatakis, l’autore principale del lavoro.
Allo studio hanno preso parte 22.398 persone, con un’età media di 62 anni, il 45,2% uomini e il 54,8% donne. Lo stato di salute dei partecipanti è stato seguito per un tempo medio di 6,7 anni, periodo durante il quale si sono verificati 2.356 casi di tumore. Lo svolgimento di attività fisica breve e intensa è stato associato a minor rischio di tumore, con dosi crescenti di attività collegate a rischi via via più bassi. La sessione minima efficace di movimento era di circa 3 minuti e mezzo al giorno complessivi, anche divisi in tre scatti da un minuto ciascuno. Lo studio dimostra la potenzialità di questo tipo di attività fisica per persone che, altrimenti, sarebbero sedentarie, per scelta o perché impossibilitati a muoversi.
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