Salute 5 Settembre 2023 13:14

Cosa fare in caso di dermatite da incontinenza

E’ fondamentale controllare spesso la pelle di tutta la zona intima e l’area attorno e aumentare l’igiene, la cura e la protezione della pelle per ristabilire la sua funzione barriera e ridurre la possibilità di infezioni.

di Silvia Bond, Pamela Maffenini, Elisa Trentini (Aislec Aps)
Cosa fare in caso di dermatite da incontinenza

La dermatite associata all’incontinenza è una infiammazione e/o lesione della pelle dovuta all’azione irritante di urine e/o feci (in particolare le feci liquide).
La pelle, rimanendo a contatto in modo continuo con urine e/o feci, va incontro ad un danno e si riduce la funzione di barriera protettiva per il corpo

Fattori di rischio

La dermatite associata all’incontinenza si può sviluppare sulla pelle di tutta la zona intima. Le principali zone a rischio sono:

  • inguine;
  • sedere/glutei;
  • attorno all’ano;
  • pieghe della pelle (sotto addome, interno cosce).

La condizione indispensabile perché si parli di dermatite da incontinenza è la presenza di incontinenza urinaria e/o fecale.

Altri fattori che peggiorano la dermatite sono:

  • presenza di doppia incontinenza, cioè urine e feci;
  • presenza di feci liquide (sono molto più irritanti delle feci formate);
  • frequenti episodi di incontinenza;
  • difficoltà a recarsi in bagno e lavarsi da soli;
  • igiene non eseguita correttamente o scarsa;
  • utilizzo prolungato dello stesso pannolone, cioè gli indicatori di umidità cambiano colore e indicano che è colmo (significa che non assorbe più e la persona rimane bagnata/sporca);
  • utilizzo di prodotti che non fanno “respirare” la pelle (per esempio tele cerate o pannoloni di materiale plastificato);
  • presenza di pelle secca e disidratata (tipica sensazione di “pelle che tira” e ruvida);
  • presenza di febbre;
  • assunzione di farmaci, come antibiotici o cortisonici;
  • scorretta alimentazione e idratazione.

Segni e sintomi

Osservando la pelle della zona intima si possono vedere alcuni segni caratteristici che possono essere presenti anche insieme.

Per esempio:

  • zona di pelle arrossata a forma di farfalla;
  • effetto di macerazione della pelle, cioè quando è “rovinata” perché ha assorbito l’umidità 
presente o di contatto del pannolino/pannolone;
  • presenza di gonfiore, cioè la pelle appare molto tesa da sembrare quasi lucida;
  • presenza di vesciche e/o bolle;
  • Pelle con eritema, cioè presenza di piccoli puntini rossi in rilievo

La persona riferisce alcuni sintomi che possono essere presenti contemporaneamente e anche in modo intenso; per esempio la presenza di: prurito; senso di bruciore e/o calore; fastidio e/o dolore; formicolio.

Prevenzione e terapie

Per prevenire o trattare un’iniziale dermatite associata all’incontinenza è importante eliminare, se possibile, la causa cercando di ridurre il contatto continuo della pelle con urine e feci.
E’ fondamentale controllare spesso la pelle di tutta la zona intima e l’area attorno e aumentare l’igiene, la cura e la protezione della pelle per ristabilire la sua funzione barriera e ridurre la possibilità di infezioni.

La pelle dovrebbe essere sempre mantenuta Pulita, Idratata e Protetta (PePIP).

Le tre mosse principali sono:

  1. Eseguire una corretta igiene della pelle (pelle PULITA). Si possono utilizzare sistemi di igiene con acqua e detergente a PH fisiologico (5.5) o sistemi senz’acqua e senza risciacquo come per esempio:
  • salviette monouso con lozione detergente;
  • schiume (mousse) da utilizzare con un panno asciutto;
  • creme detergenti;
  • salviette speciali (chiamate “3 in 1”) che rilasciano uno strato di crema protettiva che crea un effetto barriera per isolare la pelle dall’azione irritante dell’urina. Vanno utilizzate ogni volta che si esegue l’igiene.
  1. Mantenersi ben idratati (cioè ricordarsi di bere spesso durante la giornata) ed utilizzare creme idratanti (pelle IDRATATA); è importante preferire l’uso di indumenti (biancheria intima, pigiami, abiti) di cotone e fibre naturali; sono invece da evitare il talco e i prodotti a base di alcool che possono seccare la pelle oppure l’utilizzo di traverse/tele cerate e/o pannoloni di materiale plastificato che non fanno “respirare” la pelle.

3. Proteggere la pelle (pelle PROTETTA) con prodotti specifici chiamati “barriera” perché creano una pellicola trasparente che isola la pelle dall’irritazione data dal contatto continuo di urine, feci e/o sudore; sono isolanti e resistenti all’acqua. Questi prodotti rimangono sulla pelle, non vengono assorbiti né dalla pelle né dal pannolone/indumento. Esistono anche dei prodotti la cui azione principale è antimicrobica e/o antinfiammatoria che diminuiscono il rossore, il bruciore, e di conseguenza il dolore, assorbono l’umidità, aiutano la cicatrizzazione, vanno applicati su pelle arrossata/infiammata, e/o con piccole ferite; pur creando una minima barriera, non sono resistenti all’acqua; devono essere riapplicati dopo ogni igiene intima e lavaggio.

Per essere ancora più vicina ai cittadini l’Associazione Infermieristica per lo studio delle lesioni cutanee (AISLeC aps) realizza una serie di Brochure inserite nella collana SOS LESIONI DELLA PELLE per informare, educare ed aiutare i cittadini, gli assistiti e i caregiver a conoscere ed attivare quei comportamenti a supporto del proprio percorso di cura, di assistenza o di AISLeC utilizza una metodologia di redazione specifica (ETICH) che permette di garantirne i contenuti scientifici, utilizzando un linguaggio semplice e facilmente comprensibile alla maggior parte delle persone.

Le Brochure trattano i principali problemi che riguardano la pelle, sono facilmente fruibili e scaricabili dal sito www.aislec.it e precisamente da questo link.

_______________________________________________________________________________

Bibliografia

  • Flecher J. Beeckman D, Boyles A et al (2020) International Best Practice Reccomendations: Prevention and management of moisture-associated skin damage (MADS). Wound International Available online at www.woundsinternational.com
  • Beeckman, D., Van Damme, N., Schoonhoven, L., Van Lancker, A., Kottner, J., Beele, H., Gray, M., Woodward, S., Fader, M., Van den Bussche, K., Van Hecke, A., De Meyer, D. and Verhaeghe, S., 2016. Interventions for preventing and treating incontinence-associated dermatitis in adults. Cochrane Database of Systematic Reviews
  • Beeckman D et al. Proceedings of the Global IAD Expert Panel. Incontinence associated dermatitis: moving prevention forward. Wounds International 2015. Available to download from www. woundsinternational.com
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...