Pensato per insegnanti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, il percorso didattico è gratuito e organizzato in moduli online, da fruire in qualsiasi momento dell’anno L’obiettivo: conoscere e fare esperienza dei diritti delle persone con disabilità e contribuire alla diffusione di una cultura dell’inclusione, offrendo strumenti a supporto dell’insegnamento e apprendimento dell’educazione civica
«Cambiare sguardo significa mettersi nei panni dell’altro, modificare il punto di vista, trasformare le idee in comportamenti, i comportamenti in azioni. Cambiare sguardo è utile per costruire una società più inclusiva e migliorare il mondo in cui viviamo, sostenendo i diritti dei singoli e dell’intera comunità umana». È così che Massimo Maggio, direttore di CBM Italia, organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabili e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia, descrive l’obiettivo del nuovo progetto “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”.
Si tratta di un percorso didattico gratuito rivolto a tutte le scuole, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Realizzato in collaborazione con Ledha Milano, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, e l’Istituto dei Sordi di Torino, può essere svolto in qualsiasi momento dell’anno. Per aderire, è sufficiente compilare il form di iscrizione inserendo i dati della scuola e dell’insegnante referente che resterà in contatto con CBM per tutto l’anno.
In Italia nell’anno scolastico 2021-22, su una popolazione (dall’infanzia alla secondaria di secondo grado) di oltre 8 milioni di persone, sono 316mila gli studenti con disabilità. Un dato che è aumentato dal 2,9% al 3,8% negli ultimi 6 anni (fonte: Istat 2022). “Cambiamo sguardo” è un passo ulteriore rispetto al programma “Apriamo gli occhi!” che CBM Italia ha portato finora nelle scuole dell’infanzia e primarie per sensibilizzare i bambini di 3-10 anni alla cultura dell’inclusione e della solidarietà.
Attraverso attività, giochi e racconti sulle storie di difficoltà e di speranza di bambini con disabilità che vivono nei Paesi del Sud del mondo, “Apriamo gli occhi!” ha coinvolto 60mila bambini e 5mila insegnanti in 10 anni. Con la nuova proposta “Cambiamo sguardo” CBM Italia punta ad allargare il target a cui si rivolge coinvolgendo personale scolastico e studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per il personale scolastico (insegnanti, insegnanti di sostegno, educatori, assistenti alla comunicazione, personale ATA) la formazione è articolata in 4 moduli online da 30 minuti: linguaggio inclusivo e comunicazione; Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità; Agenda 2030 e la sua connessione con la Convenzione Onu; didattica inclusiva e approfondimento del tema Universal Design for Learning (UDL).
Per i bambini e i ragazzi la formazione è pensata in classe, attraverso un “kit operativo” contenente attività didattiche, giochi e laboratori utili a favorire il confronto e la partecipazione consapevole del gruppo classe parlando di disabilità con naturalezza e senza tabù, contrastando gli stereotipi, i luoghi comuni e i comportamenti discriminatori. «Ancora in pochi conoscono la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, un documento bellissimo che ci rende partecipi dei diritti delle persone con disabilità – oltre 1 miliardo al mondo – e in particolare – conclude Maggio – al diritto all’istruzione, alla partecipazione sociale, all’accrescimento della consapevolezza».
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