Il Miur (con Decreto ministeriale n.153 del 1/8/2023) ha modificato il nuovo Piano Educativo Individualizzato (D.I. 182/2020), accogliendo alcune delle proposte di CoorDown e del Comitato #NoEsonero che, insieme ad altri rappresentanti del mondo associativo, avevano impugnato il provvedimento in sede giurisdizionale
Fino alle scuole medie per tutti gli studenti con disabilità non si potrà parlare più né di esonero, né di percorso differenziato: è questa una delle principali modifiche apportate al nuovo Piano Educativo Individualizzato (D.I. 182/2020) dal Miur (con Decreto ministeriale n.153 del 1/8/2023). Altra importante novità è la possibilità, alle scuole superiori, di passare, su richiesta della famiglia, dal percorso differenziato al personalizzato. Già tre anni fa, immediatamente dopo l’approvazione del “Decreto Nuovi Pei”, CoorDown, insieme al Comitato #NoEsonero, si era opposta alle numerose criticità contenute nel provvedimento, che mettevano in pericolo il diritto all’istruzione e all’inclusione degli studenti con disabilità e delle loro famiglie. Insieme ad altri rappresentanti del mondo associativo, avevano impugnato il provvedimento in sede giurisdizionale.
È stato proprio in conseguenza alle pronunce, prima del TAR Lazio e poi del Consiglio di Stato, che il MIUR ha provveduto all’emanazione del decreto 153/2023, provvedimento che, parzialmente, ha accolto le richieste di modifica proposte dalle associazioni per la tutela dei diritti dei pazienti. «La novità più rilevante del nuovo Decreto Ministeriale consiste certamente nella scomparsa, con riferimento alle scuole superiori – scuola secondaria di secondo grado -, dell’esonero sia dal decreto che dalle relative linee guida, nonché la precisa previsione che fino alla scuola medie – la secondaria di primo grado – non si può parlare né di esonero, né di percorso differenziato», spiega Luigi Porrà, Segretario Nazionale CoorDown, in un’intervista a Sanità Informazione.
Ma le novità per gli studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori non finiscono qui: «Su richiesta della famiglia avranno la possibilità di passare dal percorso differenziato al personalizzato. In caso di opposizione del consiglio di classe, questo passaggio sarà comunque permesso all’alunno con disabilità, previo superamento di prove che certifichino le competenze nelle discipline “differenziate”», aggiunge il Segretario Nazionale CoorDown.
Il DI 182 era stato ampiamente contestato da CoorDown anche in relazione alla posizione marginale della famiglia all’interno del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione). «Ed anche su questo punto – assicura Porrà – il nuovo provvedimento appare migliorativo. È previsto, infatti, che i genitori dell’alunno con disabilità – o chi esercita la responsabilità genitoriale – possano partecipare a pieno titolo ai lavori del GLO. Viene così garantito – sottolinea il Segretario Nazionale CoorDown – una reale partecipazione delle famiglie». Altra modifica sostanziale riguarda la concreta possibilità di partecipazione del neuropsichiatra alle riunioni del GLO in qualità di componente a tutti gli effetti di tale organismo. «È stata prevista la possibilità che l’ASL indichi uno o più membri dell’UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare) e che gli stessi saranno pertanto invitati a tutti gli incontri e che in caso di impossibilità a presenziare manterranno i contatti in altro modo», continua Porrà.
Pur accogliendo positivamente le modifiche introdotte dal Miur, le Associazioni sono convinte che ci siano ancora diversi nodi da sciogliere. «In riferimento al percorso differenziato ed all’esonero, come CoorDown – sottolinea Porrà – riteniamo che nel DM 153 ci sia un mancato coordinamento tra le previsioni del decreto correttivo e le linee guida, in quanto in queste ultime sembra che sia stata eliminata esclusivamente la parola “esonero” mentre la sostanza rimarrebbe identica».
Un’altra evidente criticità riguarderebbe la riduzione dell’orario: «Già nel decreto 182 – continua il Segretario Nazionale CoorDown – si parlava di “assenze” continuative o programmate. Ora, le linee guida del nuovo provvedimento continuano a definire tali assenze come riduzione di orario scolastico. Sebbene il DM 153 preveda che la segnalazione di assenze ricorrenti debba essere fatta congiuntamente – e non più alternativamente dalla famiglia e da specialisti sanitari – correggendo alcune criticità, nelle linee guida rimane comunque l’interpretazione di una riduzione dell’orario scolastico che, invece, era stata censurata.
Un ulteriore aspetto evidenziato dalle associazioni e sul quale non pare siano stati fatti passi in avanti riguarda il riconoscimento dei “supporti” a range predeterminati e non personalizzati, in quanto «se da un lato è vero che nel nuovo decreto scompare la contestata definizione di “debito di funzionamento”, sostituita da “supporti al funzionamento”, dall’altro – spiega Porrà la sostanza rimane assolutamente la stessa del decreto 182».
«Come CoorDown ovviamente – dice il Segretario Nazionale – siamo soddisfatti che le nostre proteste e contestazioni, che all’epoca erano state criticate anche all’interno dello stesso mondo associativo, siano invece risultate pienamente fondate e che, per quanto parzialmente, i nostri suggerimenti siano stati recepiti nel DM 153. Tuttavia, permangono delle criticità anche importanti sulle quali come CoorDown porteremo avanti le nostre istanze in tutte le sedi istituzionali dove da sempre siamo presenti e impegnati. CoorDown sicuramente resterà ancora una volta al fianco delle famiglie vigilando affinché – conclude – le nuove disposizioni trovino reale applicazione».
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