Il reflusso gastroesofageo, che si manifesta con rigurgito acido e bruciore di stomaco, è da tempo considerato un fattore di rischio per il cancro esofageo. Tuttavia, un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet, Svezia, sfata questa convinzione. E lo fa con uno studio pubblicato sul The British Medical Journal
Il reflusso gastroesofageo, che si manifesta con rigurgito acido e bruciore di stomaco, è da tempo considerato un fattore di rischio per il cancro esofageo. Tuttavia, un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet, Svezia, sfata questa convinzione. E lo fa con uno studio pubblicato sul The British Medical Journal, il quale dimostra che la maggior parte dei pazienti afflitti da questa malattia non ha un rischio più elevato di cancro. Lo studio su larga scala, condotto in tre paesi nordici, indica infatti che il rischio di cancro è elevato solo nei pazienti in cui la gastroscopia rivela cambiamenti nella mucosa esofagea.
«Questo è un risultato importante poiché la malattia da reflusso è una condizione molto comune e la maggior parte dei pazienti risulta avere una membrana mucosa completamente normale all’esame gastroscopico», afferma il primo autore dello studio Dag Holmberg, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia Molecolare del Karolinska Institutet. Nella malattia da reflusso, il contenuto acido dello stomaco fuoriesce nell’esofago. Questo può talvolta causare un’infiammazione della mucosa esofagea (esofagite), che viene diagnosticata tramite gastroscopia. I sintomi della malattia da reflusso possono essere intermittenti, il che significa che molti pazienti si rivolgono frequentemente al medico e spesso si sottopongono a gastroscopie ripetute per rilevare lesioni della mucosa o cancro prodromico. «Il nostro studio suggerisce che queste gastroscopie ripetute probabilmente non sono necessarie per le persone con malattia da reflusso che hanno una mucosa esofagea normale», afferma Holmberg.
«Questi risultati dovrebbero essere rassicuranti per questo ampio gruppo di pazienti e possono guidare i medici di base che spesso li trattano», evidenzia Holmberg. Lo studio si basa sui registri di dati sanitari nazionali in Svezia, Danimarca e Finlandia e ha incluso oltre 285.000 individui con malattia da reflusso e nessuna evidenza gastroscopica di esofagite. I pazienti sono stati seguiti fino a 31 anni e i ricercatori hanno registrato tutti i casi di cancro esofageo. Il rischio di cancro è stato poi confrontato con quello degli individui della popolazione generale abbinati per età e sesso e nello stesso periodo nei tre paesi. Ebbene, dai risultati non è stato osservato alcun aumento del rischio di cancro esofageo nei pazienti con malattia da reflusso e mucosa normale.
A titolo di confronto, i ricercatori hanno anche analizzato il rischio di cancro in oltre 200.000 individui affetti da malattia da reflusso ed esofagite. Queste persone avevano un rischio relativo chiaramente aumentato di sviluppare il cancro esofageo. «Ora intendiamo esaminare quali fattori diversi dall’esofagite possono essere collegati alla crescita del tumore nelle persone con malattia da reflusso», afferma Jesper Lagergren, professore di chirurgia presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia Molecolare del Karolinska Institutet e altro autore del lavoro.
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