Falugiani (Coordown): «Il diritto alla piena partecipazione alla vita sociale e il diritto all’inclusione delle persone con disabilità intellettiva sono ancora lontani dall’essere garantiti nel nostro paese. Troppe ipocrisie mascherate da buone intenzioni sono alla base degli ostacoli materiali e delle fatiche emotive che quotidianamente devono affrontare le persone con sindrome di Down e le loro famiglie»
«Il diritto alla piena partecipazione alla vita sociale e il diritto all’inclusione delle persone con disabilità intellettiva sono ancora lontani dall’essere garantiti nel nostro paese. Troppe ipocrisie mascherate da buone intenzioni sono alla base degli ostacoli materiali e delle fatiche emotive che quotidianamente devono affrontare le persone con sindrome di Down e le loro famiglie». È con queste parole che Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown, spiega perché per la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down 2023 l’Associazione abbia scelto di lanciare la campagna “Scuse ridicole per non essere inclusivi”.
Le persone con sindrome di Down affrontano ogni giorno episodi di discriminazione e devono lottare ogni giorno per ottenere un posto a scuola, nello sport, nei campi estivi, nel mondo del lavoro e nella vita sociale nonostante le conquiste ottenute e l’impegno per vedere riconosciuti i propri diritti. In un mondo sempre più attento all’inclusività, però l’esclusione non è quasi mai esplicita, spesso vengono dette scuse ridicole che nascondono una verità più dura e pregiudizi difficili da ammettere. Le persone con disabilità subiscono svantaggi sistematici in tutti gli ambiti della loro vita per un meccanismo pervasivo, insidioso e invisibile, dato “per scontato”: l’abilismo. Ma nessuna scusa può essere accettabile per discriminare. Non ci sono scuse per non essere inclusivi.
«Il messaggio contro ogni forma di discriminazione e abilismo, lanciato a marzo scorso con la Giornata Mondiale della sindrome di Down 2023 – continua Falugiani – ha avuto una straordinaria risposta su tutte le piattaforme raggiungendo oltre 70 milioni di visualizzazioni solo su TikTok, dove le persone con disabilità ma anche appartenenti ad altre comunità si sono riconosciuti e ci hanno raccontato le loro storie e le scuse che si sono sentiti dire con l’hashtag #RidiculousExcuses. In occasione della Giornata Nazionale intendiamo rilanciarlo. CoorDown e le associazioni sui territori combattono ogni giorno per costruire opportunità, aprire spazi e dare risposte concrete alla richiesta di inclusione che nessuna “scusa ridicola” può fermare».
Su questa scia CoorDown, l’8 ottobre, in occasione della Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Scuse ridicole per non essere inclusivi”. Perché, come racconta il film dall’ironia amara “Ridiculous Excuses”, le scuse più assurde e improbabili, ma tristemente attuali, sono le più utilizzate per negare l’accesso e il legittimo spazio alle persone con disabilità intellettiva: dall’esclusione dalla gita di classe, alle opportunità nel lavoro, al diritto all’inclusione scolastica, al poter frequentare corsi e sport senza limitazioni, all’iscrizione nei centri estivi e nelle attività ricreative.
Il messaggio della campagna sarà diffuso con l’appuntamento annuale promosso da CoorDown che vedrà nel weekend dell’8 ottobre in oltre 200 piazze d’Italia i volontari delle associazioni aderenti al coordinamento nazionale distribuire il messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) che sostiene progetti volti all’inclusione e alla partecipazione attiva, in tutto il territorio nazionale. Grazie alle centinaia di volontari, persone con sindrome di Down di ogni età insieme a genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti. Trova le piazze della tua città qui. Gli hashtag ufficiali della Giornata sono #scuseridicole #gnpd2023.
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