Lo studio RAINBOWFISH ha soddisfatto l’endpoint primario con l’80% dei bambini in grado di stare seduti senza supporto per almeno cinque secondi dopo 1 anno di trattamento con risdiplam. Senza trattamento, questi bambini non sarebbero in grado di stare seduti
Roche ha presentato, mercoledì 4 ottobre, i risultati positivi dell’analisi primaria dello studio RAINBOWFISH attualmente in corso, volto a valutare l’efficacia e la sicurezza di risdiplam in bambini con atrofia muscolare spinale (SMA) pre-sintomatica (n = 26) tra zero e sei settimane di vita. I dati sono stati presentati al 28° congresso della World Muscle Society (WMS), in corso a Charleston, negli USA.
“Risdiplam è l’unico trattamento non invasivo per la SMA e può essere usato a poche ore di distanza dalla nascita, consentendo potenzialmente a questi bambini di stare seduti, stare in piedi e camminare in modo simile ai soggetti sani – osserva Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche – Risdiplam ha ormai dimostrato la sua sicurezza e la sua efficacia nei bambini e negli adulti, con dati importanti che continuano a rafforzare la nostra fiducia in questo trattamento”.
Gli studi clinici evidenziano che la perdita di motoneuroni può cominciare prima dell’esordio dei sintomi. Iniziare il trattamento precocemente è quindi essenziale per ottenere risultati migliori. Lo studio RAINBOWFISH ha incluso bambini con due o più copie del gene SMN2. In genere, minore è il numero di copie, maggiore è la gravità della malattia.
Lo studio ha soddisfatto l’endpoint primario, con l’80% della popolazione di efficacia primaria (n = 5) in grado di stare seduto senza supporto per almeno cinque secondi dopo 1 anno di trattamento con risdiplam, in base alla terza edizione delle Bayley Scales of Infant and Toddler Development (BSID-III). La popolazione di efficacia primaria includeva bambini con due copie di SMN2 e un’ampiezza del potenziale d’azione muscolare composto (CMAP) ≥ 1,5 mV al basale.
L’ampiezza del CMAP misura la risposta muscolare a uno stimolo. Un punteggio basso è correlato all’insorgenza dei sintomi nei pazienti con SMA e a esiti funzionali peggiori. Dei 26 bambini nello studio, l’81% era in grado di stare seduto autonomamente per 30 secondi, compresi tutti i pazienti con bassa ampiezza del CMAP al basale (< 1,5 mV), e la maggior parte stava in piedi e camminava. Senza trattamento, non ci si aspetterebbe mai che i bambini con SMA di tipo 1 stiano seduti.
Lo studio RAINBOWFISH è stata la prima sperimentazione a valutare la funzione cognitiva con una scala standardizzata (BSID) come endpoint esplorativo. I risultati hanno mostrato capacità cognitive tipiche del normale sviluppo infantile in base alla BSID-III dopo 1 anno di trattamento con risdiplam.
Gli eventi avversi registrati rispecchiavano più l’età dei bambini che la condizione di SMA sottostante. La maggior parte degli eventi avversi è stata considerata non correlata al trattamento e non si sono verificati decessi o eventi avversi che abbiano comportato il ritiro o l’interruzione del trattamento.
“Questi dati rafforzano l’importanza di iniziare il trattamento per la SMA prima della comparsa dei sintomi, con l’obiettivo di preservare i motoneuroni quando sono ancora numerosi” – osserva Richard Finkel, sperimentatore principale dello studio RAINBOWFISH e direttore del programma sperimentale di neuroscienze presso il St. Jude Children’s Research Hospital – Insieme ai diffusi programmi di screening dei neonati, il trattamento precoce potrebbe contrastare gli effetti della malattia e consentire ai bambini con SMA pre-sintomatica di iniziare la propria vita nel miglior modo possibile”.
Nella sperimentazione di fase II/III MANATEE Roche sta anche studiando risdiplam in associazione a una molecola anti-miostatina, concepita per promuovere la crescita muscolare, in pazienti con SMA di età compresa tra 2 e 10 anni