L’Istituto Europeo di Oncologia partecipa attivamente alla campagna Bra Day (Breast Reconstruction Awareness, Consapevolezza sulla Ricostruzione mammaria), in occasione dell’Ottobre Rosa, mese dell’informazione e sensibilizzazione sul tumore del seno
L’Istituto Europeo di Oncologia partecipa attivamente alla campagna Bra Day (Breast Reconstruction Awareness, Consapevolezza sulla Ricostruzione mammaria), in occasione dell’Ottobre Rosa, mese dell’informazione e sensibilizzazione sul tumore del seno. Fra le iniziative dei prossimi giorni un incontro, aperto a pazienti, familiari e pubblico, trasmesso anche in diretta Facebook e il rilancio della serie di podcast “Con altri occhi” disponibile sulle principali piattaforme.
“Allo IEO il Bra Day è un appuntamento importante perché qui la ricostruzione del seno è da sempre una parte integrante e fondamentale della cura del tumore mammario“, dichiara Mario Rietjens, direttore della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. “La modificazione del corpo è un tema cruciale per una paziente che riceve una diagnosi di tumore al seno. All’inizio la paura del cancro – continua – è talmente grande che le pazienti accettano mentalmente anche di perdere una parte del proprio corpo, come se fosse uno scambio per poter essere guarite dalla malattia. Ma la realtà è che da questa malattia si guarisce oggi nella maggior parte dei casi, senza dover pagare un pegno. Quindi si può guarire anche senza mutilazione e si può tornare alla vita normale stando bene con sé stesse e il proprio corpo. È molto importante che le donne siano consapevoli di questa realtà e sappiano che oggi disponiamo di tecniche chirurgiche mininvasive più semplici e di nuovi materiali per le protesi, che le rendono più sicure”.
Per questo IEO ha accolto con grande entusiasmo la notizia dell’apertura anche in Lombardia del Registro Nazionale degli impianti protesici mammari. “Il registro nazionale è una forma di tutela per le pazienti che portano o intendono portare una protesi perché è una fonte di dati e informazioni preziose sulle rare sindromi e i problemi collegati”, dice Rietjens. “È noto che non esiste terapia o intervento medico che non possa avere effetti collaterali. Ciò che conta – continua – è conoscerli e prevenirli. Con un ‘diario di bordo’ di ogni protesi impiantata potremo risalire alle cause degli eventuali problemi e, ove possibile, eliminarle. Inoltre non ci sarà più timore che alcuni fenomeni vengano sottovalutati o al contrario amplificati. Fino ad oggi i dati confermano che la ricostruzione mammaria con impianto di protesi è la metodica più utilizzata, più semplice e con meno rischi legati all’intervento, che è rapido, poco invasivo e non richiede lunghi ricoveri e procedure complesse. E il risultato estetico è il più delle volte eccellente”, conclude.
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