Salute 30 Ottobre 2023 11:30

Vaccini e prevenzione primaria, i consigli dei pediatri per proteggere i bambini dalla “triade” influenza-RSV-Covid

Siamo vicinissimi a una nuova stagione che rischia di mettere a dura prova i bambini, le famiglie e gli ospedali. Tra il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), l’influenza e il Covid, si temono ancora una volta gli effetti di questa pericolosa “triade”. A dare indicazioni utili su come proteggere i più piccoli sono stati gli specialisti della Società Italiana di Pediatria

Vaccini e prevenzione primaria, i consigli dei pediatri per proteggere i bambini dalla “triade” influenza-RSV-Covid

Siamo vicinissimi a una nuova stagione che rischia di mettere a dura prova i bambini, le famiglie e gli ospedali. Tra il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), l’influenza e il Covid, si temono ancora una volta gli effetti di questa pericolosa “triade“. A dare indicazioni utili su come proteggere i più piccoli sono stati gli specialisti della Società Italiana di Pediatria (SIP) nel loro ultimo congresso nazionale a Torino. “Non è ancora chiaro se la ‘triade’ accompagnerà la stagione con picchi in momenti diversi o con picchi ce si sovrapporranno e quale sarà l’entità della circolazione di questi virus”, specifica la SIP. Per il VRS, sulla base di quanto osservato nell’altro emisfero, il picco dovrebbe arrivare più tardi rispetto allo scorso anno. Quanto all’influenza difficile fare previsioni, ma si consiglia di stare ad allerta.

Dai pediatri appello per tutelare i bambini ed evitare accessi inutile al PS

Nel frattempo, dalla SIP arrivano suggerimenti per la gestione di questi virus nei più piccoli con l’obiettivo di tutelarli al meglio ed evitare accessi inutili al Pronto Soccorso. “Il primo consiglio è quello di proteggere i più piccoli e i più fragili con le armi che abbiamo a disposizione, i vaccini, laddove esistono, seguendo le indicazioni del ministero della Salute e della Società Italiana di Pediatria e avendo sempre come riferimento il proprio pediatra”, afferma Annamaria Staiano presidente della SIP. Per VRS, non esiste ancora un “vaccino” in Italia. dunque è importante la prevenzione primaria. “I dati australiani, cileni, argentini, Paesi dove le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, lasciano ipotizzare che il picco del VRS sarà raggiunto a dicembre-gennaio, tornando così alla situazione pre-Covid e i casi, sebbene sempre numerosi, non dovrebbero essere quelli di un’ondata eccezionale”, afferma Fabio Midulla, presidente della SIMRI (Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili) e ordinario di pediatria all’Università Roma La Sapienza. Un quadro che fa ben sperare dopo stagioni molto movimentate a causa dell’effetto Covid sugli altri virus respiratori.

Il VRS è il principale responsabile delle bronchioliti nei bambini, alimentazione primo “alert”

È importante, in ogni caso, non abbassare la guardia, ricordando che il VRS è l’agente principale
della bronchiolite, prima causa di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita. “La bronchiolite -sottolinea Midulla – all’inizio è come una malattia influenzale; quindi, il bambino può avere il raffreddore, la tosse e un po’ di febbre. La cosa più importante è controllare l’alimentazione, che comincia a ridursi 24 ore prima della comparsa del distress respiratorio.  Se il piccolo comincia a non mangiare, bisogna stare attenti, è quello il campanello d’allarme. Normalmente i sintomi più gravi si presentano tra il terzo e il quinto giorno”.

Nuove armi per contrastare il virus respiratorio sinciziale

In Italia non esiste un vaccino contro il VRS ma è disponibile un anticorpo monoclonale indicato solo per un ristretto gruppo di bambini fragili (Palivizumab). Nuove armi però sono in arrivo. È stato recentemente approvato dall’EMA (Agenzia europea dei medicinali) e dalla FDA americana un nuovo anticorpo monoclonale (Nirsevimab) per il VRS che verrà utilizzato in questa stagione in quattro Paesi europei (Francia, Spagna Germania, Lussemburgo) per immunizzare tutti i nati a termine e pretermine, sani e con displasia broncopolmonare. Negli USA, oltre all’anticorpo monoclonale, sono stati approvati e verranno usati in questa stagione tre vaccini contro il VRS, due per gli anziani sopra i 65 anni e uno per le donne in gravidanza durante il terzo trimestre.

L’arma migliore resta la prevenzione primaria

“In Italia non si è ancora concluso l’iter autorizzativo per il nuovo anticorpo monoclonale e non è ancora iniziato quello per i tre vaccini. Speriamo di averli anche da noi il prossimo anno”, prosegue Midulla. Nel frattempo, l’arma migliore resta la prevenzione primaria. La SIP e la SIMRI hanno realizzato un vademecum per conoscere più da vicino il VRS, con una parte divulgativa rivolta ai genitori e una parte più tecnica rivolta ai pediatri. Ricordando che il contagio passa più spesso dal contatto diretto attraverso le mani, e meno frequentemente attraverso la trasmissione respiratoria, le principali raccomandazioni sono: favorire la corretta igiene delle mani, evitare la condivisione degli utensili, detergere correttamente le superfici contaminate, evitare l’esposizione del bambino al fumo di sigaretta, senza dimenticare che il latte materno ha un effetto protettivo nei confronti dei virus respiratori in generale grazie a proteine antivirali come la lattoferrina e il lisozima.

Influenza e Covid: chi, come e quando deve proteggersi

“In questo momento c’è una circolazione di casi sporadici di influenza, non è ancora scattata
l’epidemia”, afferma Susanna Esposito, coordinatrice del Tavolo tecnico malattie infettive della SIP e Ordinaria di pediatria all’Università di Parma. “Anche per il Covid vi sono segnalazioni di casi di gravità variabile, che spesso sono gestiti a domicilio, anche se non abbiamo ancora visto una circolazione ampia. Al momento questi casi hanno un peso quantitativo contenuto, ma occorre ricordare che la situazione epidemiologica può cambiare rapidamente e bisogna essere preparati”, aggiunge. In vista di una maggiore circolazione dei virus le raccomandazioni sono quelle che abbiamo imparato a conoscere con la pandemia: lavaggio delle mani, areazione degli ambienti, eventuale uso di dispositivi di protezione individuale in ambienti molto affollati. È inoltre importante che i bambini malati stiano a casa, specie se frequentano l’asilo dove avviene ad esempio lo scambio di giochi.

Questo è i momento giusto per la vaccinazione antinfluenzale dei bambini

Come strategia preventiva vi sono poi i vaccini, per l’uno e per l’altro virus. “In tutte le Regioni -sottolinea Esposito – la vaccinazione antinfluenzale è ormai disponibile. Va ribadito che è raccomandata alle donne in gravidanza, a tutta la popolazione pediatrica (anche ai bambini sani) di età compresa tra sei mesi e sei anni, ai bambini fragili di ogni età (a partire dai 6 mesi) per il rischio di complicanze in caso di influenza”” Ma quando fare il vaccino antinfluenzale? “Questo può essere il momento giusto per poter essere protetti nel picco dell’epidemia perché la prima volta che si viene vaccinati sotto 9 anni di età sono necessarie due dosi a distanza di un mese l’una dall’altra”, aggiunge Esposito, ricordando anche l’opportunità del vaccino intranasale che può essere somministrato dai 2 anni, ma “sarà il pediatra a indicare la modalità vaccinale più opportuna”.

Vaccino anti-Covid utile per gli adolescenti con intensa vita di relazione

Per quanto riguarda il Covid, l’indicazione alla vaccinazione riguarda i bambini fragili, dai sei mesi
in su, con patologie croniche puntualmente indicate nella circolare ministeriale, “ma non
dimentichiamo l’utilità in alcune fasce di ragazzi specifiche, come gli adolescenti per l’intensa vita
di relazione, tutti coloro che fanno sport agonistici o che trascorreranno all’estero periodi di studio”,
aggiunge Esposito. Le due vaccinazioni, Covid e influenza, possono essere somministrate nella
stessa seduta, in due sedi anatomiche differenti, tenuto conto però che nel primo caso la
vaccinazione avviene normalmente nello studio del pediatra, nel secondo al centro vaccinale.

 

Articoli correlati
Torna Together Against RSV, campagna di informazione sul Virus Respiratorio Sinciziale nei bambini nel loro primo anno di vita
Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), nel primo anno di vita dei bambini, può associarsi a gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore e aumentare, nel lungo periodo, il rischio di asma e respiro sibilante. Per sensibilizzare e dare informazioni corrette ai genitori torna la campagna Together Against RSV di Sanofi, che gode del patrocinio scientifico di SIP, SIN SitI e FIMP . Novità nella cura: l’anticorpo monoclonale nirsevimab
MSD, clesrovimab riduce incidenza malattia da RSV e ospedalizzazione nei neonati sani prematuri e a termine
In uno studio di fase 2b/3 - presentato all'ID Week 2024 di Los Angeles - clesrovimab di MSD, anticorpo monoclonale preventivo sperimentale contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), ha ridotto significativamente l'incidenza della malattia da RSV e l'ospedalizzazione nei neonati sani prematuri e a termine
Virus respiratorio sinciziale: da CHMP raccomandazione per estendere vaccino Arexvy ad adulti 50-59 anni
Per la prima volta arriva dal Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali arriva la raccomandazione di estendere un vaccino contro l’RSV agli under 60 per la prevenzione della malattia delle basse vie respiratorie causate dal virus. La decisione finale della Commissione europea è prevista per il mese di settembre
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Da EMA parere positivo a primo vaccino RSV per donne incinte e anziani
il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha dato parere positivo per l'approvazione del primo vaccino contro RSV per proteggere i bambini fino ai 6 mesi di vita e gli anziani over 60
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

IMPACT FACTOR: AMILOIDOSI CARDIACA: diagnosi differenziale e gestione multidisciplinare

In questa puntata parliamo di una patologia complessa, caratterizzata dall’accumulo anomalo di proteine amiloidi nel cuore, che porta a un progressivo deterioramento della funzionalità ca...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...