I ricercatori svedesi del Karolinska Institut hanno esaminato la prevalenza di sintomi fisici persistenti in persone con diversi gradi di gravità di Covid e li hanno confrontati con persone che non avevano ricevuto alcuna diagnosi della patologia
Se il Covid ti costringe a letto, allora è molto più probabile che soffrirai di Long Covid. È questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori svedesi del Karolinska Institut. Secondo gli studiosi, infatti, i più colpiti dal Long Covid sono proprio i soggetti che hanno sviluppato un’infezione da Sars- CoV-2 più aggressiva. Lo studio, pubblicato su The Lancet Regional Health-Europe, ha esaminato la prevalenza di sintomi fisici persistenti in persone con diversi gradi di gravità di Covid e li hanno confrontati con persone che non avevano ricevuto alcuna diagnosi della patologia.
La ricerca ha coinvolto 64.880 adulti provenienti da Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda con sintomi fisici auto-dichiarati tra aprile 2020 e agosto 2022. Più di 22mila dei partecipanti hanno avuto la diagnosi di Covid durante il periodo, quasi il 10% dei quali è stato costretto a letto per almeno sette giorni. La prevalenza di sintomi cronici come dispnea, dolore toracico, vertigini, mal di testa e affaticamento-astenia è risultata essere del 37% superiore in coloro che avevano ricevuto una diagnosi di Covid rispetto a coloro che non l’avevano ricevuta.
I pazienti costretti a letto per almeno sette giorni durante l’infezione presentavano la più alta prevalenza di sintomi fisici, oltre il doppio rispetto a coloro che non avevano avuto il Covid. Avevano anche i sintomi più persistenti fino a due anni dopo la diagnosi. “Il Covid persistente si è trasformato in un grave problema di sanità pubblica poiché una grande parte della popolazione mondiale è stata infettata – dice Emily Joyce, una delle prime autrici dello studio -. I nostri risultati mostrano le conseguenze a lungo termine della pandemia e sottolineano l’importanza di monitorare i sintomi fisici fino a due anni dopo la diagnosi, specialmente nelle persone che hanno avuto una grave forma di Covid”.
I partecipanti che non erano mai stati costretti a letto durante la loro infezione hanno presentato una prevalenza del long covid molto più bassa, simile a quella delle persone che non avevano ricevuto una diagnosi di Covid. “Continueremo a valutare l’impatto sulla salute a lungo termine della pandemia da Covid-19 in questo progetto – afferma l’autore Qing Shen -. Sono in corso più progetti, tra cui – conclude – studi su come il Covid ha influenzato la funzione cognitiva e la salute mentale e su come l’isolamento sociale abbia influenzato gli anziani”.
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