I ricercatori hanno analizzato l’espansione delle colture di soia nella regione del Cerrado e nell’Amazzonia: in queste aree, tra il 2008 e il 2019, per ogni 10% di crescita nella produzione di soia si è registrato un aumento di 0,4 decessi per leucemia linfoblastica acuta ogni 10 mila bambini al di sotto di 5 anni e di 0,21 ogni 10 mila tra i 5 e i 10 anni
In Brasile è boom di tumori pediatrici per abuso di pesticidi. Negli ultimi 15 anni, di pari passo all’espansione delle colture intensive di soia, sono aumentati i casi di leucemia nei bambini e almeno 123 decessi sono stati messi in relazione all’uso scorretto di pesticidi in agricoltura. A denunciarlo i ricercatori della Cornell University di Ithaca (Usa) in uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas). “Negli ultimi decenni il Brasile è diventato sia il principale produttore mondiale di soia, sia il principale consumatore mondiale di pesticidi pericolosi”, scrivono i ricercatori.
Il primato nel consumo di pesticidi deriva in parte dal fatto che nel Paese sudamericano si usano i pesticidi a concentrazioni 2,3 volte superiori a quello degli Stati Uniti e tre volte superiori a quello della Cina. L’uso di pesticidi è aumentato ulteriormente con l’introduzione di varietà di soia geneticamente modificate resistenti al glifosato nel 2004. Ad aumentare il rischio, inoltre, il fatto che l’espansione dell’agricoltura intensiva: “È avvenuta molto rapidamente e sembra che gli sforzi educativi e la formazione degli addetti alla somministrazione di pesticidi non siano andati di pari passo con la crescita dell’uso dei pesticidi”, spiega la prima firmataria dello studio Marin Skidmore. Da qui un aumento dei rischi per la salute degli agricoltori e della popolazione.
I ricercatori hanno analizzato l’espansione delle colture di soia nella regione del Cerrado e nell’Amazzonia, dove tra il 2000 e il 2019 la superficie destinata alla coltura di questo legume è cresciuta rispettivamente di 3 e 20 volte. In queste aree, tra il 2008 e il 2019, per ogni 10% di crescita nella produzione di soia si è registrato un aumento di 0,4 decessi per leucemia linfoblastica acuta ogni 10 mila bambini al di sotto di 5 anni e di 0,21 ogni 10 mila tra i 5 e i 10 anni. Complessivamente, rileva lo studio, nel periodo preso in considerazione 23 bambini al di sotto dei 10 anni sarebbero morti per leucemia linfoblastica acuta correlata all’esposizione a pesticidi, circa la metà della mortalità per leucemia in queste aree. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che la distribuzione dei decessi seguiva quello della rete fluviale, il che fa pensare che la via di esposizione fossero stata le acque contaminate dai pesticidi.
Il team precisa che lo studio non è un atto di accusa all’agricoltura intensiva, che “è un percorso per aumentare in modo sostenibile l’offerta alimentare, riducendo al minimo i danni ambientali“. Tuttavia, “questo lavoro sottolinea l’importanza di considerare le implicazioni sulla salute umana dell’intensificazione agricola, soprattutto nelle regioni senza precedente esposizione a questi metodi”, concludono i ricercatori.
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