L’infettivologo: “L’uso improprio dell’azitromicina durante il Covid ha reso questo germe resistente. La situazione può essere più seria quando ad essere colpiti sono persone fragili come bambini e anziani”
Il Mycoplasma pneumoniae è un patogeno noto, eppure una c’è qualcosa che induce gli esperti a tenere alta l’attenzione: “La vera preoccupazione può essere legata alla resistenza di alcuni di questi germi all’azitromicina, l’antibiotico che si utilizza in questi casi, soprattutto nell’uso pediatrico. Purtroppo l’uso improprio fatto durante il Covid ha reso questo germe resistente all’azitromicina, pertanto ora potrebbero sorgere problemi”, dice Marco Falcone, segretario della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali. Il Mycoplasma pneumoniae è stato finora considerato il principale responsabile dell’aumento di polmoniti nei bimbi in Cina, in Vietnam e in alcuni Paesi europei, dalla Francia, all’Olanda, alla Danimarca, fino ai primi casi in Italia.
Come già ribadito dall’Istituto Superiore di Sanità, Falcone conferma che “il Mycoplasma pneumoniae è un germe noto da decenni. Provoca polmoniti di lieve entità, in quanto è un patogeno poco virulento che causa una polmonite bilaterale interstiziale, di solito non mortale. Può provocare anche un’insufficienza respiratoria, che di solito guarisce con gli antibiotici. La situazione può essere più seria quando ad essere colpiti sono persone fragili come bambini e anziani”. Tuttavia, precisa l’esperto, “il rischio” è legato appunto alla possibile resistenza all’azitromicina. In generale Falcone rassicura: “Il Mycoplasma non è comunque un patogeno di cui preoccuparsi, salvo” però “la diffusione di ceppi resistenti agli antibiotici”.
Il Mycoplasma pneumoniae è un piccolo batterio che si trasmette per via respiratoria, in caso di contatti prolungati e il periodo di incubazione varia da una a tre settimane. I sintomi della polmonite da mycoplasma pneumonia assomigliano a quelli dell’influenza o del Covid: febbre, spossatezza, tosse. Per questo la diagnosi differenziale clinica tra le diverse forme di polmoniti, virali o batteriche che siano, è sempre piuttosto complessa, poiché i sintomi attraverso cui si manifestano sono simili. Tuttavia, due potrebbero essere considerati tipici della polmonite da mycoplasma pneumonia, la tosse stizzosa e la letargia, sintomi di fronte ai quali potrebbero essere necessari ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale presenza di Mycoplasma e prescrivere il trattamento più adeguato.
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