A dimostrarlo un nuovo studio, coordinato dalla University of Michigan, che ha analizzato i dati di circa 34mila coppie residenti in Usa, Inghilterra, Cina e India
Se all’interno di una coppia, uno dei due soffre di ipertensione anche il partner farebbe bene a tenere sotto controllo la sua pressione: secondo uno studio coordinato dalla University of Michigan e pubblicato sul Journal of the American Heart Association, infatti, in molti casi la pressione alta è un problema di coppia. L’idea che i partner condividano alcuni tratti di salute è da tempo oggetto di studio. Ma, nel caso dell’ipertensione, fino a oggi la ricerca non aveva prodotto risultati significativi.
Il nuovo studio ha analizzato i dati di circa 34mila coppie residenti in Usa, Inghilterra, Cina e India scoprendo, invece, che il fenomeno esiste, è molto frequente ed è diffuso a tutte le latitudini. Secondo la ricerca, infatti, l’ipertensione è presente in entrambi i membri della coppia nel 37,9% dei casi negli Usa, nel 47,1% in Inghilterra, nel 20,8% in Cina e nel 19,8% in India. Non solo: per una donna sposata con un uomo con la pressione alta le probabilità di soffrirne a sua volta sono del 9% più alte se vive in Usa o Inghilterra, del 20% in più se si trova in Cina, del 19% in India. Lo stesso vale se si invertono i generi.
Per i ricercatori, la scoperta rappresenta un’opportunità per mettere a punto interventi per l’identificazione e la gestione dell’ipertensione a livello di coppia. “Apportare cambiamenti allo stile di vita, come essere più attivi, ridurre lo stress o seguire una dieta più sana, può ridurre la pressione sanguigna. Tuttavia, questi cambiamenti potrebbero essere difficili da ottenere e da sostenere se il tuo coniuge o partner non stanno apportando cambiamenti con te”, spiega in una nota Bethany Barone Gibbs, membro dell’American Heart Association. Lo studio, dunque, offre una ragione in più per impegnarsi insieme.
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