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Gli esperti della Mayo Clinic: “Attenzione alla tosse prolungata: può anche causare insonnia, vertigini o svenimenti, mal di testa, incontinenza urinaria, vomito e persino costole rotte. Muco scolorito, ancor di più se associato alla presenza di sangue, sono dei campanelli di allarme da non trascurare”
“Se il sintomo persiste consultare il medico”: è questa una delle frasi più pronunciare alla fine degli spot che pubblicizzano rimedi naturali o farmaci da banco. Ed è questo, in sintesi, il consiglio che gli esperti della Mayo Clinic, un’organizzazione non-profit per la pratica e la ricerca medica statunitense, rivolgono a tutti coloro che si trovano a fare i conti con una tosse piuttosto insistente, che stenta a guarire anche dopo molte settimane dalla sua comparsa.
Muco scolorito, ancor di più se associato alla presenza di sangue, sono dei campanelli di allarme da non trascurare: “Sono condizioni che indicano la necessità di ricorrere a cure mediche”, sottolineano gli specialisti della Mayo Clinic in un approfondimento, pubblicato sul sito internet dell’organizzazione. La tosse non è una malattia , ma un fisiologico meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio, finalizzato a mantenere libere le vie aeree da secrezioni in eccesso o materiale estraneo accidentalmente inalato.
Gli esperti della Mayo Clinic, infatti, ricordano che “la tosse è la risposta del corpo quando qualcosa irrita la gola o le vie respiratorie. Una sostanza irritante stimola i nervi che inviano un messaggio al cervello. Il cervello quindi dice ai muscoli del torace e dell’addome di spingere l’aria fuori dai polmoni per espellere la sostanza irritante”. Di conseguenza, una tosse prolungata e vigorosa può irritare i polmoni e dare origine ad un bisogno di tossire ancora maggiore. “Può anche causare insonnia, vertigini o svenimenti, mal di testa, incontinenza urinaria, vomito e persino costole rotte”, sottolineano gli specialisti.
Anche se può sembrare difficile comprendere quali sono le condizioni che dovrebbero spingerci a sottoporci ad una visita di controllo, il tempo è certamente un buon indicatore: “Di solito, una tosse benigna è di breve durata e spesso associata a naso che cola o sintomi simili al raffreddore – spiegano gli esperti della Mayo Clinic -. Nella maggior parte dei casi, questo tipo di tosse scompare da sola. I farmaci specifici sono l’antidoto più comune quando la tosse è acuta, provoca molto disagio, interferisce con il sonno e non è associata a sintomi potenzialmente preoccupanti. Importante è assicurarsi di seguire le istruzioni di dosaggio”.
“Pastiglie o caramelle dure possono aiutare ad alleviare la tosse secca e lenire la gola irritata: non vanno però somministrate a bambini di età inferiore a 6 anni, a causa del rischio di soffocamento”, aggiungono gli specialisti. Si può trarre sollievo anche da alcuni ‘rimedi della nonna’, come un cucchiaino di miele, una zuppa di pollo, liquidi caldi, come brodo, thé o succo di limone ed evitare il fumo. “Gli antibiotici potrebbero non far parte del piano di trattamento, in quanto non aiutano le malattie virali, come il raffreddore, l’influenza e la maggior parte del mal di gola – sottolineano gli specialisti -. Meglio consultare il medico se si inizia a tossire con espettorato denso, di colore da verde a marrone, con febbre e brividi. Se si ha dolore al petto o la sensazione di non riuscire a respirare, occorre invece chiamare il numero di emergenza”.
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