I ricercatori dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ispa-Cnr) e dell’Università Aldo Moro di Bari hanno arricchito di iodio e impoverito di potassio dei micro ortaggi (microgreen), ovvero piantine commestibili di non più di 15-20 giorni di vita
Lo iodio è un micronutriente essenziale presente nell’organismo umano in piccole quantità (15-20 mg) e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide, ghiandola endocrina posta alla base del collo. Nel caso di una carente assunzione di iodio, la tiroide non è in grado di produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei. Questo può portare, in tutte le fasi della vita, a manifestazioni cliniche chiamate, nel loro complesso, disturbi da carenza iodica. La conseguenza più conosciuta della carenza di iodio è il gozzo, ovvero l’ingrandimento della tiroide (Fonte: Ministero della Salute) . Ora, grazie a micro ortaggi arricchiti di iodio, sarà possibile aumentare l’apporto di questo nutriente sulle tavole di chi ne patisce la carenza, senza rinunciare al gusto di un piatto a base di prodotti freschi.
La carenza di iodio colpisce circa due miliardi di persone nel mondo e perciò si raccomanda la sua assunzione attraverso pesce, latte e uova oltre che l’uso di sale arricchito di iodio. Tuttavia, la diffusione delle diete vegane e vegetariane e la necessità di ridurre l’uso del sale contro l’ipertensione fanno sì che la domanda di fonti alternative di iodio sia in crescita. Per questo, i ricercatori dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ispa-Cnr) e dell’Università Aldo Moro di Bari hanno deciso di sperimentare la coltivazione di micro ortaggi arricchiti di iodio. La nuova tecnica di coltura senza suolo, sperimentata in collaborazione con un’azienda pugliese, è stata pubblicata su Journal of the Science of Food and Agriculture.
Per rispondere alle differenti esigenze dietetiche gli scienziati hanno anche provveduto ad un impoverimento di potassio, necessario in coloro che soffrono di problemi renali. Il potassio, infatti, si elimina con le urine e tale funzione è compromessa in chi soffre di malattia renale. Il team ha coltivato quattro specie di ortaggi: ravanello, pisello, rucola e bietola. L’idea dei ricercatori è stata quella di puntare sull’arricchimento di iodio, da un lato, e l’impoverimento di potassio, dall’altro, di micro ortaggi (microgreen), ovvero piantine commestibili di non più di 15-20 giorni di vita.
Utilizzando soluzioni nutritive su misura per la loro crescita, il team ha ottenuto ortaggi con un contenuto di iodio fino a 14 volte superiore rispetto ai microgreen non fortificati. Hanno anche coltivato micro ortaggi con una riduzione del 45% dei livelli di potassio, per andare incontro alle esigenze delle persone che devono limitare il consumo di questo micronutriente a causa di malattie renali croniche. Le piantine dei micro ortaggi sono state coltivate fuori suolo, sostituendo il terreno con un mezzo liquido in cui vengono disciolte le sostanze nutritive.
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