Farla finita con le “bionde” può avere vantaggi anche sul breve periodo. Uno studio condotto dal National Cancer Center di Goyang, in Corea del Sud, ha dimostrato che smettere di fumare comporta un’importante riduzione del rischio di cancro dieci anni dopo l’interruzione. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA
Farla finita con le “bionde” può avere vantaggi anche sul breve periodo. Uno studio condotto dal National Cancer Center di Goyang, in Corea del Sud, ha dimostrato che smettere di fumare comporta un’importante riduzione del rischio di cancro dieci anni dopo l’interruzione. Stando a quanto riportato dai ricercatori sulla rivista JAMA, la cessazione definitiva del fumo di sigaretta a qualsiasi età ha contribuito a ridurre il rischio di cancro e, soprattutto per il cancro ai polmoni, smettere prima della mezza età ha mostrato una sostanziale riduzione delle probabilità di sviluppare questo tumore.
Lo studio è stato condotto su 2,9 milioni di adulti coreani e i risultati suggeriscono che smettere di fumare un buon investimento per la propria salute, anche immediato. Secondo l’American Cancer Society, riportano i ricercatori, se si smette prima di aver raggiunto i 35 anni di età si riducono del 90% le conseguenze negative del fumo. Entro 20 minuti dall’ultima sigaretta la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono. Entro 12 ore i livelli di nicotina e monossido di carbonio nel sangue diminuiscono e l’ossigeno torna a livelli normali: i muscoli funzionano meglio e migliora il sonno. Entro un periodo compreso fra 2 settimane e 3 mesi circa la circolazione del sangue e le funzioni polmonari migliorano. Dal primo al nono mese diminuiscono tosse e respiro corto e ci si sente più attivi fisicamente. Entro un anno il rischio di infarto si dimezza e dopo i primi 5- 15 anni il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore.
Nei 10 anni successivi smettere di fumare, evidenziano i ricercatori, il rischio di tumore ai polmoni si riduce fino alla metà e diminuisce anche il rischio di sviluppare cancro alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, al collo dell’utero e al pancreas. Entro 15 anni il rischio di sviluppare condizioni croniche diventa uguale a quello di un non fumatore. Smettere di fumare a 30 anni consente di aumentare di almeno 10 anni l’aspettativa di vita; all’età di 40 anni il guadagno è pari a 9 anni; a 50 è di 6 anni; e
a 60 anni è di 3 anni. Smettere di fumare, inoltre, apporta benefici anche in chi ha già sviluppato malattie correlate al fumo, riducendo del 50% la probabilità di avere un infarto in coloro che smettono di fumare dopo un attacco cardiaco, riduce il rischio di impotenza, di aborto spontaneo o di partorire bambini prematuri o con basso peso alla nascita.
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