Salute 9 Febbraio 2024 16:25

Influenza e sindromi simil-influenzali, incidenza in calo

Tra i virus influenzali è quello di tipo A ad essere largamente prevalente in oltre il 98% dei casi. I più colpiti dalle sindromi simil-influenzali, anche se comunque con un’incidenza in calo, sono i bambini sotto i cinque anni di età
Influenza e sindromi simil-influenzali, incidenza in calo

Sono sempre di meno gli italiani alle prese con i sintomi delle varie sindromi simil-influenzali (ILI). La curva epidemica, infatti, continua a scendere: nella quinta settimana del 2024, quella a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, l’incidenza è stata di 8,5 casi per mille assistiti, contro i 9,7 della settimana precedente. In discesa anche i casi di influenza: la proporzione dei campioni positivi ad influenza, sul totale dei campioni analizzati, è passata dal 15,6% al 12,6% nel giro di sette giorni. A testimoniarlo i dati del bollettino della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.  Il Sistema di Sorveglianza Integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori (prima InfluNet). RespiVirNet si basa sui Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Laboratori di Riferimento Regionale per i virus respiratori. La sorveglianza è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute.

Sorveglianza epidemiologica

Il calo delle sindromi simil-influenzali è riscontrato in tutte le fasce di età. I più colpiti, anche se comunque con un’incidenza in diminuzione, sono i bambini sotto i cinque anni di età con un livello di incidenza di 27,1 casi per mille assistiti (erano 28,9 nella settimana precedente). In tutte le Regioni e Province Autonome in cui è attiva la sorveglianza RespiVirNet il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali risulta essere al di sopra della soglia basale. Sardegna e Friuli-Venezia Giulia sono le Regioni con il maggior numero di casi.
Tra i virus influenzali è quello di tipo A ad essere largamente prevalente con il 98,4% di casi riscontrati. Tra i campioni risultati positivi il 23% lo è per SARS-CoV-2, il 14% per RSV, il 41% per influenza A, il 7% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.

 

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