Per la prima volta nella storia della FNOMCeO, la città di Siena è stata la culla che ha ospitatola la sede del Consiglio Nazionale, massimo organo esponenziale della Professione medica
Per la prima volta nella storia della FNOMCeO, la città di Siena è stata la culla che ha ospitatola la sede del Consiglio Nazionale, massimo organo esponenziale della Professione medica: il 14 luglio, infatti, i 106 presidenti degli Ordini italiani si sono riuniti nella città del Palio, per tracciare le linee d’azione dei prossimi mesi.
«L’Alleanza con i cittadini non deve solo consistere nell’Alleanza terapeutica – ha spiegato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Siena, Roberto Monaco -, ma deve inglobare un’Alleanza strategica che veda nella Comunicazione il vero momento di incontro. E in questo disegno di crescita comune, i Media rivestono un ruolo fondamentale: non solo quello di anello di congiunzione tra i Cittadini e i Medici, non solo quello di mediatori e interpreti delle informazioni, ma quello di attori e parti dell’Alleanza stessa. L’obiettivo è quello di porre le basi per un lavoro di squadra tra Medici, Ricercatori, Istituzioni e Giornalisti per la diffusione – in maniera responsabile, civile e disinteressata – di una cultura della salute fondata sulle migliori e più aggiornate evidenze scientifiche».
«Il Convegno di Siena è solo il prossimo passo di un percorso comune con i giornalisti che la Fnomceo ha impostato ormai da tempo e che sempre più si sta strutturando – conclude il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani -. La comunicazione tra medico e paziente è elemento costitutivo della Relazione di Cura; l’informazione sulla salute, rafforzando le competenze e le capacità di scelta del cittadino, rinsalda e potenzia tale Relazione, rendendola una vera Alleanza tra due soggetti con l’obiettivo univoco del raggiungimento dello stato di maggior benessere possibile».
Tra i relatori, oltre al Presidente e al Vicepresidente della Fnomceo, Roberta Chersevani e Maurizio Scassola, al Coordinatore Area Strategica Comunicazione, Cosimo Nume, al Presidente dell’Omceo di Siena Roberto Monaco, e a quelli di Como, Parma e Bari (Gianluigi Spata, Pierantonio Muzzetto, Filippo Anelli), hanno partecipato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Nicola Marini, il Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana, Michele Taddei, e molti volti noti della Comunicazione della Salute: Eva Crosetta (La7), Michele Bocci (la Repubblica), Ivan Cavicchi (Quotidiano Sanità, Il Manifesto), Antonio Scala (CNR), Sandro Spinsanti (Istituto Giano), per citarne solo alcuni.
E mentre Piazza del Campo ha visto i medici confrontarsi con i giornalisti su strategie comuni, Piazza del Mercato si è trasformata in una scuola di formazione per dare modo ai cittadini di conseguire gratuitamente il titolo per l’abilitazione all’uso del defibrillatore, nell’ambito del progetto Sidecar, che ha fatto di Siena una “città cardioprotetta”. Progetto che l’Enpam ha fatto suo all’interno del percorso “Piazza della salute”, che l’ente di assistenza dei medici sta portando in giro per l’Italia.
Tra le mozioni approvate, un duro intervento contro i tempari: «Non voglio neppure pensare di non poter prolungare un’ecografia morfologica sino a che non ho la piena certezza che il feto sia sano, o di non potermi prendere tutto il tempo necessario per comunicare una diagnosi infausta, solo per rimanere nell’ambito della mia esperienza di radiologo – ha affermato il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani -. Il nostro Codice Deontologico ribadisce a chiare lettere che anche il tempo di comunicazione è tempo di cura. Vogliamo un Codice fuorilegge? Una relazione di cura o a ore oppure clandestina? Vogliamo lesinare la quantità di cura erogata ai nostri pazienti, misurandola col cronometro? La Fnomceo non può accettarlo».