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L’approccio prevede una dieta di cinque giorni ricca di grassi insaturi e povera di calorie, proteine e carboidrati complessivi. È un regime progettato per imitare gli effetti di un digiuno a base di sola acqua, fornendo allo stesso tempo i nutrienti necessari e rendendo molto più facile per le persone completare il digiuno. I risultati dello studio dell’University of Southern California (Usc) pubblicati su ‘Nature Communications
Diminuisce la resistenza all’insulina, il grasso del fegato, i segni dell’invecchiamento del sistema immunitario, consentendo di ridurre anche l’età biologica, in media, di due anni e mezzo. Sono questi i benefici della dieta mima-digiuno, messa a punto dal ricercatore italiano Valter Longo, emersi da un nuovo studio dell’University of Southern California (Usc) pubblicato su ‘Nature Communications‘
L’approccio prevede una dieta di cinque giorni ricca di grassi insaturi e povera di calorie, proteine e carboidrati complessivi. È un regime progettato per imitare gli effetti di un digiuno a base di sola acqua, fornendo allo stesso tempo i nutrienti necessari e rendendo molto più facile per le persone completare il digiuno. “Questo è il primo studio a dimostrare che un intervento basato sul cibo che non richiede cambiamenti cronici nella dieta o in altri stili di vita può rendere le persone biologicamente più giovani, sulla base sia dei cambiamenti nei fattori di rischio per l’invecchiamento e la malattia, sia su un metodo validato per valutare l’età biologica”, evidenzia Valter Longo, autore senior del lavoro.
Precedenti ricerche condotte dall’esperto italiano avevano indicato che cicli di dieta mima-digiuno brevi e periodici sono associati a una serie di effetti positivi. Possono promuovere la rigenerazione delle cellule staminali, diminuire gli effetti collaterali della chemioterapia, ridurre i segni di demenza nei topi. Possono inoltre ridurre i fattori di rischio per cancro, diabete, malattie cardiache e altre patologie legate all’età negli esseri umani. Il laboratorio di Longo aveva anche dimostrato, sempre in precedenza, che uno o due cicli di dieta mima-digiuno per cinque giorni al mese aumentavano la salute e la durata della vita dei topi sia con una dieta normale o occidentale, ma gli effetti sull’invecchiamento e sull’età biologica (ma anche su grasso del fegato e sistema immunitario) erano finora sconosciuti. L’ultimo studio ha esplorato proprio questi aspetti, analizzando gli effetti della dieta in due popolazioni di studio clinico, ciascuna con uomini e donne di 18-70anni.
I pazienti randomizzati alla dieta mima-digiuno sono stati sottoposti a 3-4 cicli mensili, seguendola per cinque giorni, poi hanno avuto 25 giorni di alimentazione normale. La dieta mima-digiuno – spiegano gli esperti – comprende zuppe a base vegetale, barrette energetiche, bevande energetiche, snack con patatine e tè porzionati per cinque giorni, nonché un integratore che fornisce alti livelli di minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. Ai pazienti dei gruppi di controllo è stato chiesto di seguire una dieta normale o in stile mediterraneo.
Un’analisi dei campioni di sangue ha mostrato che i pazienti del gruppo della dieta mima-digiuno avevano fattori di rischio per il diabete più bassi, tra cui una minore resistenza all’insulina e risultati più bassi di emoglobina glicata. La risonanza magnetica ha rivelato anche una diminuzione del grasso addominale e del grasso nel fegato, miglioramenti associati a un ridotto rischio di sindrome metabolica. Inoltre, i cicli di dieta mima-digiuno sembravano aumentare i livelli di un valore indicativo di un sistema immunitario più giovane. Un’ulteriore analisi statistica dei risultati su entrambe le popolazioni di studio ha mostrato che i componenti del gruppo della dieta mima-digiuno avevano ridotto in media di 2,5 anni la loro età biologica, una misura questa indicativa di quanto stanno funzionando bene cellule e tessuti rispetto all’età cronologica. “Questo studio mostra per la prima volta l’evidenza della riduzione dell’età biologica” ricavata da due diversi trial clinici, “accompagnata da prove sul ringiovanimento della funzione metabolica e immunitaria”, sottolinea Longo.
Lo studio, condotto dai primi autori Sebastian Brandhorst e Morgan E. Levine, fornisce ulteriore supporto al potenziale della dieta mima-digiuno come intervento dietetico periodico, a breve termine e fattibile, per aiutare le persone a ridurre il rischio di malattia e migliorare la propria salute senza grandi cambiamenti nello stile di vita continua lo scienziato italiano. “Sebbene molti medici stiano già raccomandando la dieta mima-digiuno negli Stati Uniti e in Europa, questi risultati dovrebbero incoraggiare molti più operatori sanitari a suggerirla in caso di pazienti con livelli di fattori di rischio di malattia superiori a quelli desiderati, nonché – conclude Longo -alla popolazione generale che potrebbe essere interessata a una maggiore funzionalità e a un’età più giovane”.
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