Lavoro e Professioni 19 Maggio 2015 17:27

«Orari e straordinari, governo e istituzioni devono trovare subito una soluzione»

Intervista al responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli: “Dalla Ue indicazione molto forte, non possiamo più rimandare una regolamentazione”

«Orari e straordinari, governo e istituzioni devono trovare subito una soluzione»

Dal Movimento 5 Stelle al Partito Democratico. Anche la principale forza di governo si schiera con decisione contro i turni massacranti cui vengono quotidianamente sottoposti migliaia di medici italiani.


In particolare, per il Responsabile Sanità della segreteria del Premier Renzi, on. Federico Gelli, tutte le istituzioni – Governo in primis – devono fare il possibile per dare una risposta concreta agli operatori che si vedono privati ogni giorno del diritto ad orari di riposo consoni alle loro esigenze. Sanità informazione lo ha incontrato per capire in che modo le Istituzioni devono affrontare il problema per risolverlo una volta per tutte.

L’Europa ordina ma l’Italia si muove in ritardo. Tema caldissimo negli ultimi tempi per i medici italiani è quello degli orari di lavoro. Sempre più spesso i nostri camici bianchi vengono sottoposti ad orari di lavoro massacranti: ecco, forse è arrivato il momento che anche in questo caso le Istituzioni facciano delle proposte e facciano sentire la loro voce.

«Si tratta di una materia molto importante perché le sentenze europee hanno ripetutamente richiamato il nostro Stato al rispetto delle regole essenziali sul lavoro. Un lavoro che, in questo caso, è di grande delicatezza, e devo dire che in altri settori è evidente che il lavoro viene considerato e svolto nel rispetto delle normali ore di riposo, dei ritmi di lavoro, dei turni e così via. Purtroppo il nostro Paese è stato inadempiente fino al 2014, poi nella legge di stabilità è stata recepita un’indicazione molto forte dell’Ue e il tutto è stato poi procrastinato di un anno».

Una chiara presa di posizione da parte dell’Unione Europea…

«Io credo che non ci si possa più nascondere dietro la dichiarazione che, trattandosi di medici dirigenti, questi non sono assoggettati alla regolamentazione di un normale lavoratore. È una scusa che non regge e le Istituzioni a partire dal Governo devono trovare una soluzione per questi lavoratori che hanno bisogno di una risposta decisa alle pressioni e alle condizioni lavorative particolarmente pressanti in cui si trovano, e che rischiano di ripercuotersi sulla qualità del lavoro che svolgono, aumentando il rischio cui sono esposti i pazienti. Si tratta di un rapporto, quello tra medico e paziente, che spesso potrebbe causare problemi».

È evidente che va trovata una soluzione non solo per i camici bianchi ma anche per i cittadini.

«Le organizzazioni sindacali fanno giustamente le loro rivendicazioni e noi dobbiamo trovare una soluzione. Innanzitutto sul numero delle ore, poi sul numero delle ore che devono intervallarsi tra un turno e un altro, e soprattutto sulle ore di straordinario. Dobbiamo regolamentare la materia, non possiamo più pensare di cavarcela con le parole».

Articoli correlati
Perché andare nelle Case della Comunità, se lo studio medico è sotto casa? Risponde Pina Onotri (SMI)
Il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, in un’intervista a Sanità Informazione ripercorre le principali criticità del PNNR. Le proposte: «Modificare la legge 502/92 e studiare un meccanismo flessibile di equivalenza scelta/ore, che permetta ai medici con un carico assistenziale inferiore al massimale di coprire un debito orario nelle case di comunità, retribuiti a quota oraria o capitaria»
Prevenzione, dal Covid al nucleare. «Gli asset fondamentali? Formazione e aggiornamento continuo»
Intervista a Federico Gelli (Fondazione Italia in Salute – Sanità Toscana): «Anni di scossoni per il Ssn, dobbiamo attrezzarci»
«Può un infermiere nel 2022 morire di turni massacranti?»
Il nostro sindacato chiede a tutti gli infermieri italiani, in tutti gli ospedali e in tutte le strutture private, da Nord a Sud, di osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento. Gli infermieri possono morire a causa dei turni massacranti? La scomparsa della collega Sara Sorge, deceduta in un incidente mortale, sembrerebbe accertato, dopo […]
di Antonio De Palma, presidente Nursing Up
Covid-19, Consulcesi: «Operatori sanitari allo stremo, tra turni massacranti e minacce da no vax»
Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi: «Da quando è scoppiata la quarta ondata siamo stati sommersi da segnalazioni da parte di operatori sanitari: doppi turni non retribuiti, pressioni e minacce da parte dei no vax. È inaccettabile e per questo il nostro servizio di consulenza legale gratuita a disposizione di tutti coloro che necessitano di supporto»
Turni massacranti, muore chirurgo dopo 12 ore di lavoro. Quici (Cimo-Fesmed): «Medici ostaggio degli ospedali»
«Non è il primo collega, purtroppo, e non sarà l’ultimo. I medici sono abbandonati dagli ospedali, non riescono ad avere un adeguato riposo e queste sono le tragiche conseguenze. Apriremo una vertenza sulle condizioni dei medici ospedalieri»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...