Salute 19 Marzo 2024 14:00

Leucemia linfatica cronica: con dieta “mima digiuno” e farmaci mirati possibile la regressione del tumore

Ci potrebbero essere nuove opzioni di trattamento per la leucemia linfatica cronica (LLC), abbinando la cosiddetta “dieta mima digiuno” a terapie mirate. Risultati promettenti in questo senso vengono da un gruppo di ricercatori dell’IFOM e dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in uno studio sostenuto da Fondazione AIRC e pubblicato sulla rivista Cancer Research

di V.A.
Leucemia linfatica cronica: con dieta “mima digiuno” e farmaci mirati possibile la regressione del tumore

Ci potrebbero essere nuove opzioni di trattamento per la leucemia linfatica cronica (LLC), abbinando la cosiddetta “dieta mima digiuno” a terapie mirate. Risultati promettenti in questo senso vengono da un gruppo di ricercatori dell’IFOM e dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in uno studio sostenuto da Fondazione AIRC e pubblicato sulla rivista Cancer Research. La LLC è il tipo di leucemia più diffuso di leucemia nei Paesi occidentali (15-20% di tutti i casi di leucemia) e ha un’incidenza di 1-2 casi all’anno ogni 100.000 individui. “È una malattia complessa – premette Valter Longo, scienziato IFOM che ha guidato lo studio – con forme indolenti e aggressive che richiedono approcci terapeutici distinti”.

La leucemia linfatica cronica si può manifestare con diversi gradi di aggressività

I pazienti che manifestano una forma di LLC indolente mostrano una progressione lenta, mentre quelli che affrontano una variante aggressiva hanno un accumulo rapido di linfociti leucemici nel midollo osseo e nei tessuti linfoidi. L’accumulo sostituisce progressivamente le normali cellule ematopoietiche, portando infine a una citopenia ematica, ossia a una carenza di tutti gli altri tipi di cellule e componenti essenziali del sangue, tra cui un’estrema riduzione dei livelli di piastrine e dell’emoglobina, con effetti potenzialmente letali. Mentre la forma aggressiva dev’essere trattata immediatamente, per la LLC indolente i medici spesso seguono una strategia di “osservare e attendere”. Questo approccio consente di monitorare l’evoluzione clinica dei pazienti e di iniziare trattamenti farmacologici solo in caso di segni di peggioramento.

La ricerca di una terapia meno tossica contro la leucemia linfatica cronica

Esistono diverse opzioni terapeutiche per il trattamento della leucemia linfatica cronica, che vanno dalla chemioterapia all’immunoterapia a diverse terapie mirate. Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi dieci anni, la ricerca di nuovi approcci di cura sostenibili ed efficaci rimane imperativa, soprattutto per un sottogruppo di pazienti che presenta forme particolarmente aggressive di LLC, caratterizzate da alterazioni del gene p53. In questo contesto alcuni farmaci sperimentali, come per esempio il bortezomib, stanno emergendo come promettenti. Già in passato i ricercatori del laboratorio “Longevità & Cancro” avevano dimostrato che la dieta mima digiuno rende chemioterapia, immunoterapia e altri trattamenti più efficaci contro vari tipi di tumori solidi. “In questo nuovo studio – spiega Longo – ci siamo invece focalizzati sulla ricerca di una terapia che fosse meno tossica per il trattamento di un tumore del sangue”.

La dieta mima digiuno può neutralizzare in parte i linfociti tumorali

“Grazie al lavoro condotto da Franca Raucci e Claudio Vernieri – i due primi autori dell’articolo – abbiamo osservato, in esperimenti con topi affetti da leucemia, che la dieta mima digiuno – riferisce Longo – può neutralizzare in parte i linfociti tumorali. Ciò sembra avvenire in parte grazie alla riduzione dei livelli di fattori di crescita, che di per sé pare rallentare la progressione tumorale”. Continua Vernieri: “In questo studio sono anche stati esaminati gli effetti di otto cicli consecutivi di dieta mima digiuno in due pazienti affetti da LLC. Abbiamo osservato che, dopo 5-6 anni di approccio ‘watch and wait’, per nessuno dei due è stato necessario iniziare un trattamento farmacologico. Si tratta di un risultato preliminare ma promettente”.

Alla dieta mima digiuno va abbinata una terapia farmacologica mirata

I dati raccolti dovranno essere confermati in studi molto più ampi, sia di laboratorio sia clinici. Per il momento indicano che il digiuno ciclico o la dieta mima-digiuno in topi di laboratorio contrastano o rallentano la patologia. “Tuttavia – prosegue Raucci – abbiamo notato che utilizzando la dieta mima digiuno o il digiuno come unico intervento si ottiene, sì, un rallentamento nella progressione tumorale ma le cellule tumorali continuano comunque a crescere piuttosto rapidamente. Pertanto abbiamo combinato cicli di dieta mima digiuno o di digiuno con due farmaci mirati, il bortezomib e il rituximab, ottenendo un forte potenziamento dell’effetto dei cicli di dieta contro la patologia.” Questa combinazione sembra agire bloccando le “via di fuga” che si attivano durante il digiuno, attivando l’apoptosi, ovvero la morte cellulare programmata, aumentando significativamente la sopravvivenza dei topi affetti da leucemia linfatica cronica.

Serve la validazione in studi clinici più ampi

“Questi risultati – fanno notare i due primi autori dell’articolo – suggeriscono che l’integrazione del digiuno ciclico con farmaci mirati non chemioterapici, come bortezomib e rituximab, potrebbe essere una strategia terapeutica efficace e innovativa per contrastare la LLC”. Se sarà validata clinicamente in studi clinici con ampie casistiche, questa strategia potrebbe essere utilizzabile per il trattamento della leucemia linfatica cronica e potrebbe portare un notevole beneficio a molti pazienti oncologici in terapia, soprattutto quelli più anziani e quelli sottoposti a molteplici farmaci che attivano il sistema immunitario e che causano forti effetti collaterali.

 

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