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Nutrizione 22 Marzo 2024

Endometriosi, ecco la dieta ‘amica’ delle donne. Fabozzi (Genera): “L’alimentazione può essere benzina o acqua sul fuoco”

L’esperta: “Esiste una stretta correlazione tra disbiosi intestinale e insorgenza di endometriosi, poiché l’alterazione della flora batterica causa anche uno squilibrio nella produzione di estrogeni e, di conseguenza, il rischio di insorgenza di  endometriosi”

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Dolore durante i rapporti sessuali, alla minzione o alla defecazione, crampi pelvici, stanchezza e gonfiore addominale. Sono questi i principali sintomi dell’endometriosi, una patologia cronica che, soltanto in Italia, colpisce il 15% della popolazione femminile, per un totale di circa 3 milioni di donne. “L’endometriosi causa un costante stato infiammatorio dell’organismo, in particolar modo dell’intestino, infiammazione che un corretto stile alimentare può prevenire, o nel caso in cui sia già conclamata, ridurre”, spiega Gemma Fabozzi, Embriologa Clinica del centro Genera di Roma e responsabile del Dipartimento per la Nutrizione in Riproduzione Umana di B-Woman, in un’intervista a Sanità Informazione, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Endometriosi.

L’alimentazione può essere benzina o acqua sul fuoco

Un regime alimentare controllato può aiutare la riduzione dei sintomi, migliorare la risposta al dolore e abbassare i livelli di estrogeni, responsabili del peggioramento della sintomatologia. “La dieta non è la cura – sottolinea Fabozzi -, ma escludere i cibi che contribuiscono all’infiammazione dell’organismo, prediligendo quelli che hanno un effetto contrario, può senza dubbio migliorare la gestione della patologia e la qualità della vita. Per utilizzare una similitudine, l’alimentazione può essere benzina o acqua sul fuoco, a seconda dei cibi consumati. Tuttavia, ad oggi, non è possibile affermare che esista una dieta ad hoc per le pazienti con endometriosi. Il trattamento, anche quello dietetico, soprattutto per patologie così complesse e sfaccettate, deve essere sempre e necessariamente personalizzato”.

Disbiosi intestinale e endometriosi

Esistono, comunque, delle linee guida generali che posso fornire delle indicazioni utili, di base, a tutte le donne che soffrono di endometriosi. “Tuttavia – sottolinea la responsabile del Dipartimento per la Nutrizione in Riproduzione Umana di B-Woman – prima di elencare quali sono i ‘cibi amici’ delle donne con endometriosi è necessario fare una premessa: come emerso da numerosi studi scientifici, esiste una stretta correlazione tra disbiosi intestinale e insorgenza di endometriosi. La disbiosi si verifica quando la flora batterica intestinale è alterata per quantità e/o qualità. Tale condizione causa anche uno squilibrio nella produzione di estrogeni, poiché molti batteri presenti nel nostro intestino possiedono un enzima che ha la funzione di regolare la quantità di estrogeni circolanti nell’organismo. Ne consegue, che se l’alimentazione è uno dei fattori capaci di riequilibrare il microbiota intestinale, allora avrà influenzerà pure la produzione di estrogeni e l’insorgenza di  endometriosi”.

L’importanza di fibre e omega-3

In altre parole sono cibi ‘nemici’ delle donne con endomentriosi gli stessi che creano uno squilibrio del microbiota intestinale: “Ovvero – sottolinea Fabozzi – i grassi saturi, gli zuccheri, gli alimenti processati, la caffeina, una quantità eccessiva di carni rosse”. La correlazione tra alimentazione ed endometriosi è stata dimostrata anche da ulteriori studi che hanno indagato le abitudini alimentari di coloro che avevano già sviluppato la malattia: “La maggior parte delle donne che soffre di endometriosi consuma pochi alimenti ricchi di fibre e omega-3, tutti nutrienti noti per la loro azione antinfiammatoria. Tanto che –  aggiunge la specialista – in alcune pazienti può essere indicata la prescrizione di integratori ricchi di omega-3 e vitamina D”

L’alimentazione come mezzo di prevenzione

Attenzione pure al peso: i chili di troppo andrebbero eliminati, “anche se – sottolinea l’esperta – è frequente che le donne con endometriosi siano normopeso e che le loro ‘cattive’ abitudini alimentari si ripercuotano solo sulla flora batterica intestinale e non sull’ago della bilancia”. Una sana alimentazione dunque è auspicabile in tutte le donne al fine di mantenere una condizione di benessere che prescinda dall’aspetto fisico. “Tutte le giovani, ed anche le giovanissime, dovrebbero seguire un regime alimentare che non incrementi gli stati infiammatori dell’organismo, al fine – conclude Fabozzi – di prevenire diverse patologie, compresa l’endometriosi, malattia in decisivo aumento”.

 

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