Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
Lo specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’alimentazione: “Meglio optare per un formato meno calorico – da 100/150 kcal – per lo snack di metà mattina o metà pomeriggio, mentre se lo si consuma in sostituzione del pasto, è preferibile sceglierne uno che apporti circa 350-400 kcal, accostandolo ad una macedonia di frutta o ad una verdura”
Il gelato non è una prerogativa delle giornate più torride: gli esperti danno il via libera al consumo in qualsiasi momento della giornata e in ogni stagione dell’anno. “Sono molti i vantaggi nel mangiare il gelato perché, in primis quello confezionato, è un alimento igienicamente sicuro, che non ha alcun bisogno di conservanti, in quanto legato alla catena del freddo. Inoltre, ormai da anni, non contiene più grassi idrogenati, potenzialmente nocivi per la salute – spiega Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’alimentazione – e può contribuire al fabbisogno giornaliero di acqua di un litro e mezzo, aiutando anche i bambini alla corretta idratazione”.
“Il gelato non ha alcuna controindicazione nemmeno per gli anziani: al contrario, può essere un aiuto in caso di difficoltà di masticazione, deglutizione o disidratazione. Può essere consumato in assoluta sicurezza, per l’altissimo standard del processo che lo rende adatto anche per le donne in gravidanza, perché ha zero rischi di contaminazioni batteriche in quanto le uova sono pastorizzate”, sottolinea il dottor Giampietro che da esperto di nutrizione applicata alle discipline sportive, lo consiglia anche in ambito sportivo come alimento per gli atleti, dato che “possiede anche un’importante funzione di appagamento psicologico”.
“Il gelato è realizzato con latte, uova, zucchero, con aggiunta di caffè, cacao o frutta, tutti ingredienti con un buon valore nutrizionale. Mangiando, ad esempio, un gelato alle creme, si introducono proteine ad alto valore biologico, glucidi a rapido assorbimento e a pronta disponibilità energetica, come lattosio e saccarosio. Ma apporta anche vitamine, A e B2, e sali minerali, come calcio e fosforo. Se poi aggiungiamo un paio di cialde o un biscotto, che sono a base di cereali, la composizione nutrizionale del pasto si arricchisce di carboidrati complessi, come l’amido”, dice l’esperto. Con questi ottimi elementi nutrizionali, il gelato è entrato a buon diritto anche nei programmi di dieta ipocalorica.
“Consumando un gelato confezionato è possibile riferirsi all’etichetta per decidere la quantità da consumare sulla base delle proprie esigenze. Conoscendo il valore energetico, è più semplice regolare il fabbisogno giornaliero. Se si decidesse di mangiarlo come sostituto di un pasto principale, si potrebbe abbinare a una semplice insalata, garantendo così un apporto di calorie sufficienti”, continua l’esperto di nutrizione, Michelangelo Giampietro. È importante scegliere il formato e la tipologia adatti alla situazione di consumo: meglio optare per un formato meno calorico – da 100/150 kcal – per lo snack di metà mattina o metà pomeriggio, mentre se lo si consuma in sostituzione del pasto, è preferibile sceglierne uno che apporti circa 350-400 kcal, accostandolo – conclude – ad una macedonia di frutta o ad una verdura”.
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