Il Report Iss: “Nell’ultima settimana analizzata, quella compresa dal 22 al 28 aprile, i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 226mila”
Sono quasi 14,6 milioni, 14.598.000 per la precisione, gli italiani colpiti da influenza e virus ‘cugini’, Covid compreso, nella stagione 2023-2024. Un dato da considerarsi definitivo almeno ufficialmente, perché “con la diciassettesima settimana” dell’anno “si conclude la sorveglianza RespiVirNet” curata dall’Istituto Superiore di Sanità. Nell’ultima settimana analizzata, quella compresa dal 22 al 28 aprile, “i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 226mila”, si legge nei Report. “In quest’ultima settimana – certifica l’Iss – l’incidenza delle sindromi simil-infuenzali in Italia” scende con maggiore decisione e “raggiunge la soglia epidemica basale, con un livello pari a 3,8 casi per mille assistiti (4,5 nella settimana precedente). Nei bambini sotto i cinque anni di età”, la fascia più contagiata, “l’incidenza è di 11,7 casi per mille assistiti (13,4 nella settimana precedente)”, si legge nell’ultimo bollettino.
“In sette Regioni il livello dell’incidenza è ancora sopra la soglia basale: Lombardia, Pa di Bolzano, Pa di Trento, Marche, Abruzzo, Campania e Sardegna. Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet”, ricorda l’Iss che rivolge “un grazie a tutti i medici e pediatri, ai referenti regionali e aziendali, ai laboratori di riferimento regionale e al ministero della Salute per il prezioso contributo e per il costante impegno”. Nell’ultima settimana di sorveglianza, “la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 2,1%”, emerge ancora dai bollettini. “Dall’inizio della stagione, i virus influenzali di tipo A risultano largamente prevalenti (91,3%) rispetto ai virus di tipo B e il sottotipo A(H1N1)pdm09 è risultato predominante”. Tra i campioni risultati positivi da inizio sorveglianza, il 17% è risultato positivo per Sars-CoV-2, il 16% per Rsv (virus respiratorio sinciziale), il 31% per influenza A e il 11% per rhinovirus, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori. Tra i campioni analizzati gli ultimi sette giorni in esame, lo 0,5% è risultato positivo per Rsv, lo 0,9% per Sars-CoV-2 e i rimanenti per altri virus respiratori tra cui rhinovirus, metapneumovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, coronavirus umani diversi da quello di Covid e bocavirus.
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