Salute 16 Maggio 2024 15:14

In Italia 44 banche di latte umano donato per i neonati “bisognosi”, ma non è sufficiente

Nonostante l’Italia continua a mantenere il suo ruolo di leader in Europa per la presenza di Banche del Latte Umano Donato, non è ancora sufficiente per tutti i neonati ed i lattanti che ne hanno bisogno

In Italia 44 banche di latte umano donato per i neonati “bisognosi”, ma non è sufficiente

Con 44 Banche del Latte Umano Donato (BLUD), l’Italia continua a mantenere il suo ruolo di leader in Europa. Le ultime due BLUD sono state aperte in Sicilia, che ora conta 5 banche e rappresenta la quarta regione in Italia per numero di banche dopo la Lombardia con 7, il Veneto e la Toscana con 6.
Nonostante questa presenza territoriale così diffusa e la generosità di tantissime mamme italiane, che compiono questo grande gesto di solidarietà, il latte umano donato (LUD) non è ancora sufficiente per tutti i neonati ed i lattanti che ne hanno bisogno nel nostro paese. A puntare i riflettori su quest a carenza sono state l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD Onlus) e la Socieyà Italiana di Neonatologia (SIN).

Il latte umano donato è importante per i neonati prematuri e per le emergenze

Sono principalmente due le categorie di bambini che possono beneficiare del latte umano donato: i neonati prematuri o con patologie e quelli in emergenza. Per i neonati prematuri, cioè, nati prima della 37esima settimana di gestazione e particolarmente fragili, il LUD è un vero salvavita perché spesso questi bambini non possono essere allattati al seno dalla propria mamma. Ma il latte donato può essere indispensabile anche per i neonati ed i lattanti che si trovano in situazioni di emergenza. L’Italia è un paese che vive in pieno dissesto idrogeologico, che da emergenza si è trasformato in realtà quotidiana. Nell’ultimo decennio si sono verificate diverse emergenze: terremoti, alluvioni, altri disastri, crisi dei rifugiati e dei migranti, senza contare la pandemia di Covid-19. Nelle emergenze la mortalità infantile può essere fino a 70 volte superiore al tasso medio.

Al via progetto di AIBLUD Onlus per le emergenze

La Protezione Civile e il sistema di emergenza a livello regionale e locale hanno migliorato significativamente la loro capacità di risposta, ma poco o nulla è cambiato per quanto riguarda la protezione, la promozione e il sostegno dell’alimentazione dei neonati e dei lattanti nelle emergenze. In queste situazioni, la sopravvivenza dei lattanti può dipendere dall’accesso all’allattamento al seno e/o al latte umano. “Per questo motivo, la nostra associazione ha deciso di realizzare il progetto Latte umano donato nelle emergenze, che vedrà coinvolte molte delle BLUD operative nel nostro paese”, spiega Guido Moro, presidente dell’AIBLUD Onlus. “Il progetto si basa sulla realizzazione di una Centrale Operativa ubicata nel Nord Italia, dove verrà fatto confluire il 10% del latte donato raccolto dalle banche coinvolte nell’iniziativa. Il latte verrà lavorato nella Centrale Operativa e trattato con un processo di liofilizzazione, che trasformerà il latte liquido in latte in polvere“.

Il volume ridotto del liofilizzato agevola la distribuzione nelle zone delle emergenze

“La liofilizzazione consentirà di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del latte per un periodo di 24 mesi”, spiega Moro. “Il volume ridotto del liofilizzato permetterà di stoccare notevoli quantità in uno spazio minore. In caso di necessità, il latte liofilizzato verrà, poi, inviato nelle zone delle emergenze – continua – per alimentare neonati e lattanti che non hanno la possibilità di ricevere il latte della propria mamma”. Una politica basata su promozione e sostegno del latte umano come strategia per le emergenze dovrebbe essere sviluppata in ogni paese civile, e per questo motivo l’AIBLUD sta lavorando su questo progetto per l’Italia.

I numerosi vantaggi dell’utilizzo del latte umano donato

“Da anni promuoviamo in tutti i nostri punti nascita la donazione del latte umano, informando le potenziali mamme donatrici su questo atto d’amore vitale per i neonati che lo riceveranno”,  commenta Luigi Orfeo, presidente della Sin. “Sono tantissimi i vantaggi dell’utilizzo del Latte Umano di Banca per il neonato prematuro: riduzione dell’incidenza di intolleranza alimentare, di enterocolite necrotizzante, di displasia broncopolmonare, di sepsi e di altre infezioni, di retinopatia del prematuro, precoce raggiungimento dell’alimentazione enterale esclusiva, miglioramento degli outcome neurocognitivi e promozione dello sviluppo cerebrale. L’utilizzo precoce del latte umano donato – continua – consente, inoltre, una riduzione dei tempi di degenza e favorisce la promozione dell’allattamento materno esclusivo nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN)”.

Necessaria una maggiore conoscenza sulle caratteristiche necessarie di una mamma donatrice

“È nelle nostre maternità che dobbiamo intercettare le possibili donatrici e far conoscere loro il sistema italiano delle BLUD, che tanti progressi ha fatto negli ultimi anni”, sottolinea Orfeo. “È necessaria una maggiore conoscenza e divulgazione sulle caratteristiche che una mamma donatrice deve possedere e sulle modalità di donazione e conservazione del latte, in modo da far aumentare la raccolta ed il numero dei bambini che potranno beneficiare di questo preziosissimo alimento salvavita”, aggiunge. Continuano, anche, i progetti a livello mondiale ed europeo per una sempre migliore organizzazione delle BLUD.

Allo studio Linee guida sulle Banche del Latte Umano Donato

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta lavorando, dal 2022, alla preparazione di Linee Guida sulle Banche del Latte Umano Donato, che possano diventare un riferimento globale a garanzia della qualità e della sicurezza di queste strutture. Tra le principali tematiche che saranno regolamentate: la selezione e lo screening delle potenziali donatrici, il trasporto, la conservazione e la manipolazione del latte, le procedure di lavorazione, la pastorizzazione e la distribuzione equa. L’uso del latte umano delle donatrici deve essere gestito sempre nel contesto della protezione, della promozione e del miglioramento dell’uso del latte materno, ove possibile. A livello Europeo, l’European Directorate for the Quality of Medicines & Healthcare sta preparando la sesta Edizione della “Guide to the quality and safety of tissues and cells for human application”, che rappresenta una revisione della precedente pubblicata nel 2022 ed approvata dal Parlamento Europeo nel 2023.

 

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